Gli ex compagni del Cairoli e il prof «Quanto ci divertivamo al liceo…»

Lo descrivono come una persona gioiosa, sportivo e con un spiccato senso di umanità. Così, gli ex compagni di classe del Cairoli e i professori ricordano Ermanno Giombelli, il neurochirurgo che ha operato l’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, all’ospedale Maggiore di Parma. 

Giombelli, classe 1955, ha infatti frequentato il liceo classico “Cairoli” e ha conseguito il diploma, insieme ai compagni della sezione E, nel 1975. Il noto neurochirurgo è nato a Vaprio d’Adda in provincia di Milano: nel 1961 la sua famiglia si è poi trasferita a Lecco dove ha abitato per un anno, per poi andare a vivere a Mandello.

Al Cairoli approda con l’inizio della prima liceo e ci rimane sino al conseguimento del diploma.  Negli anni in cui frequentava il liceo classico varesino, Giombelli risiedeva in convitto al De Filippo e tornava a casa solo durante le vacanze. Il suo trasferimento a Varese, secondo quanto riportato dagli ex compagni di classe, era avvenuto per assecondare una sua grande passione: il basket.

«Giombelli giocava in una squadra di basket a Varese – racconta Marilena Ciotti, ex compagna di classe – Questo il motivo del suo trasferimento nella nostra città. Dopo il liceo le nostre strade hanno preso direzioni diverse». La dottoressa Ciotti lo ricorda con estremo affetto. «Ho un ottimo ricordo di lui: al liceo era una persona scherzosa, simpaticissima e amabile. Al liceo studiavamo lo stretto indispensabile per superare l’anno: nessuno di noi, compreso Giombelli, era un grande studioso. Ci divertivamo, la svolta l’abbiamo tutti avuto poi all’università». L’ex compagna di classe ricorda un aneddoto: una gita fuori porta a Ravenna. «Stavamo visitando la basilica di Ravenna, lui e un compagno di classe gironzolavano per la basilica e sono finiti all’interno dell’abitazione del vescovo, collegata alla basilica, per poi finire a farsi una chiacchierata con lui». 

Oltre che come una persona sportiva, gli ex compagni di classe lo ricordano come un ottimo conoscitore e appassionato di musica. Ma è la professoressa di lettere, Anna Bonomi, ha descriverlo come arguto e sensibile. «Era sicuramente un ragazzo portato all’improvvisazione, ma fatta con estrema intelligenza. Era molto partecipativo alle varie attività scolastiche che venivano promosse, ma si dedicava solo alle materie per le quali simpatizzava. Ad esempio, era solito essere particolarmente scherzoso con la professoressa di scienze e amava molto le mie materie».

Una volta conseguito il diploma al liceo classico varesino, si è poi iscritto all’università di Pavia dove si è laureato nel 1981.

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