Bufera calcio truccato: sospetti su Varese-Catania

Manette ai polsi del presidente del Catania e Pulvirenti e dei vertici della squadra etnea. Sospetti su Varese-Catania finita 0-3, indagato Riccardo Fiamozzi

Ancora guai per il calcio italiano. Già, il calcio truccato non si ferma e scuote ancora una volta il mondo dello sport italiano. Questa volta sono finite in manette sette persone tra cui spiccano il presidente del Calcio Catania Pulvirenti, l’amministratore delegato Cosentino e il direttore generale Delli Carri. Gli altri agli arresti sono procuratori sportivi e agenti di scommesse sportive: Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti. Tutti responsabili di frode in competizione sportive e di truffe.
L’operazione della Digos della Questura di Catania, soprannominata “I treni del goal”, ha portato alla luce alcune partite del Catania truccate dietro il pagamento di somme di denaro.

Torna così alla mente di tutti quel drammatico, discusso e sospetto Varese-Catania finito 0-3, con il blocco delle scommesse sportive il giorno prima della partita, dopo che la quota della vittoria per gli etnei era stranamente crollata 2.60 a 1.66; l’autodenuncia della società biancorossa; e la Curva Nord che si svuotò clamorosamente in segno di protesta, lasciando spazio a un solo e inequivocabile striscione che gridava: ”Venduti”.



Indagati il proprietario ed il direttore sportivo del Messina calcio Pietro Lo Monaco e Fabrizio Ferrigno, l’ad del Messina Calcio Alessandro Failla, il calciatore del Livorno Alessandro Bernardini, del Varese Riccardo Fiamozzi, del Trapani Luca Pagliarulo e Matteo Bruscaggin. .