Il Comune assume giovani disoccupati. Grazie ai voucher

Sospirato, odiato, desiderato. Comunque sia, il primo lavoro non si scorda mai. Il problema è trovarlo. Ecco la Varese «che dà un’opportunità ai giovani»

– Il Comune di Varese a breve recluterà giovani volonterosi per far svolgere loro i cosiddetti «lavori ausiliari di supporto». I ragazzi verranno impiegati durante specifici eventi, manifestazioni o in compiti di protezione civile, in situazioni che esulano dalle esigenze quotidiane. Verranno retribuiti con i voucher, ovvero con i buoni che servono per remunerare prestazioni di lavoro accessorio, discontinuo e saltuario.

La novità è stata portata in giunta ieri da Simone Longhini, assessore al personale. Si tratta di un progetto innovativo, che solo alcuni comuni italiani hanno già attivato. «Stiamo parlando di una iniziativa molto bella e positiva, che dà un’opportunità a giovani in un momento come questo, che è molto difficile per chi deve entrare nel mondo del lavoro – spiega Longhini – Abbiamo pensato appositamente a giovani (disoccupati, inoccupati, studenti e in cassa integrazione)».


Il Comune ha voluto privilegiare i giovani perché, come dice Longhini, «il loro valore aggiunto è la dinamicità, la voglia di fare e l’entusiasmo». I giovani, dalla loro, continua l’assessore «avranno l’occasione di mettersi alla prova in un’attività lavorativa vera e propria, facendo un’esperienza diversa rispetto allo studio».
La cifra complessiva messa su questo capitolo è di 200mila euro all’anno, per 22mila ore complessive. I voucher – che garantiscono la copertura previdenziale presso l’Inps e quella assicurativa presso l’Inail – costano al Comune 10 euro l’uno. Il lavoratore percepirà 7,50 euro all’ora. La fascia di età a cui si rivolge il progetto va dai 18 ai 29 anni, la stessa del servizio civile.
Sicuramente un’esperienza di questo tipo fa bella figura anche sul curriculum vitae di un neolaureato, che potrà dire di essersi messo alla prova in abilità tecniche e relazionali, ottenendo la fiducia di un ente pubblico. Non ultimo: sarà divertente. I lavoratori sicuramente impareranno a conoscere il backstage di alcuni eventi, conosceranno cose nuove, faranno nuove amicizie.

Per aderire, i ragazzi dovranno partecipare a un bando che sarà pubblicato nei prossimi mesi. Verrà stilata una graduatoria dalla quale il Comune potrà attingere in caso di necessità. I settori in cui sarà possibile lavorare saranno indicati dal bando. I ragazzi dovranno superare anche un colloquio motivazionale, durante il quale dovranno dimostrare di avere la giusta attitudine. Un’ulteriore occasione per mettersi alla prova, imparando a presentarsi di fronte a un datore di lavoro.
Con questa opportunità, il Comune dà ai giovani la possibilità di fare una vera e propria palestra di vita. E chissà che un domani un artista, un ingegnere, un poliziotto o una maestra potranno dire con orgoglio: «La mia prima esperienza di lavoro è stata a Palazzo Estense»..