Il futuro dei bruscitti diventa “certificato”

Celebrata la giornata dedicata al piatto bustocco. Preparati ben 130 chili di carne “a fil di coltello”. Festa per la Denominazione Comunale d’origine

Bruscitti “certificati”: ora sono pronti per conquistare i giovani e il mondo. È stato anche quest’anno un grande successo il Bruscitti Day, o meglio “Ul dì di Bruscitti”, che si è celebrato giovedì sera al Museo del Tessile.

Niente pentola magica

In trecento – da tempo era annunciato il sold out, ma quest’anno non ci sarà il “bis” – hanno affollato il salone delle feste per assaggiare il piatto tipico bustocco cucinato secondo la ricetta del Magistero dei Bruscitti, la confraternita che conserva e tramanda lo spirito della tradizione. Lo chef ha cucinato ben 130 chili di carne, «tutti rigorosamente tagliati a fil di coltello – sottolinea del Magistero – come impone la tradizione», dal macellaio e da suo figlio. Niente “pentola magica”, un’innovazione ancora da perfezionare: si va sul sicuro, con il menu e il servizio del Crespi Catering & Banqueting di . C’è da festeggiare la novità della De.C.O., la denominazione comunale di origine che sancisce il luogo di nascita e di crescita di un prodotto che ha un forte e significativo valore identitario per una comunità.

Una nuova missione

Ora il piatto tipico è pronto per conquistare nuovi adepti. Anche grazie al dvd del Magistero dei Bruscitti, in versione bilingue in italiano e in inglese, sarà il biglietto da visita per i turisti di Expo che vorranno scoprire una delle eccellenze di Busto Arsizio.

Intanto ai tavoli del Bruscitti Day, accanto al sindaco e ai rappresentanti delle altre confraternite (quelle del bollito misto di Milano e del Fiume Azzurro di Lonate Pozzolo, l’Accademia della costina di Coarezza e quella della castagna bianca di Mondovì), si siedono anche due ospiti d’eccezione, il vicegovernatore di Regione Lombardia e il consigliere regionale . «Buonissimi i bruscitti» ammettono entrambi.

C’è però un’altra missione molto importante che è stata lanciata dal Gran Maestro , in particolare alle associazioni ospiti che condividono la valorizzazione delle tradizioni della città, come Famiglia Bustocca, Famiglia Sinaghina e Club dei Nasi, per farsi «ambasciatori dei Bruscitti tra i giovani». Un percorso già iniziato. «In tanti si stanno avvicinando, per avviare un ricambio generazionale» sottolinea Bruno Ceccuzzi. E la storia va avanti.n