Il nonno in palestra è sano e non è solo

La Cocoon (omaggio a Ron Howard) in quattro anni è diventata un punto di aggregazione per il rione. Tutto merito della coop sociale SoleLuna, di un gruppo di giovani e di un supermercato di Toronto

L’idea è nata da un viaggio a Toronto, il nome è mutuato da un celebre film di , il percorso è quello di una cooperativa che ha raggruppato giovani imprenditori con un preciso core business: offrire servizi qualificati rivolti alle persone anziane e più in generale alle categorie svantaggiate.
A Masnago la palestra Cocoon festeggia il quarto anno di età, un traguardo raggiunto affermandosi come esperimento ben riuscito non solo dal punto di vista professionale, ma anche da quello sociale.

Il polo di via Crispi 130 è diventato infatti un vero punto di aggregazione rionale, pur conosciuto anche al di là dei confini del quartiere. Uomini e donne dall’età anagrafica (non certo quella dello spirito) non più verde si sono incontrati per la prima volta tra un risveglio muscolare e un corso, magari dopo anni di vicinato anonimo che aspettava solo un’opportunità per modificare la propria essenza. Tutto è partito nel 2001 dalla costituzione della cooperativa sociale SoleLuna: alcuni giovani di Masnago si uniscono per dar vita a un progetto imprenditoriale che prevede un’attività commerciale (il negozio Terzetà di via Crispi, primo store specializzato per gli anziani) e una serie di iniziative che vanno dall’assistenza domiciliare ai trasporti.

L’ulteriore sviluppo passa da una folgorazione canadese: «Fuori da un grande supermercato di Toronto – spiega, 36 anni, uno dei tre soci – abbiamo visto degli anziani in tuta fare esercizi di risveglio muscolare, al mattino e in gruppo. All’estero è un’abitudine consolidata, da noi no: è stata l’intuizione decisiva».
Al ritorno a Varese, la scintilla diventa scoppio: prende corpo – siamo nel 2011 – una palestra allestita con ogni comfort (bagni docce, spazio di lavoro) e accessibile a tutti perché

priva di barriere architettoniche, espressamente dedicata a chi veleggia nel mare degli anni d’argento. Manca solo un “titolo” e l’ispirazione arriva da una pellicola del regista Howard, Cocoon appunto, in cui delle uova aliene depositate nella piscina di una casa di riposo danno – a chi vi si immerge – un’energia fisica e vitale tale da rendere gli ospiti scattanti e vivaci come dei ragazzini.
Il resto è storia: «Grazie al semplice passaparola siamo cresciuti molto – continua Pietroforte – andando oltre l’obiettivo iniziale e la fascia d’età cui ci si era rivolti. Oggi abbiamo anche corsi di pilates, di panca fit e yoga, mattutini, pomeridiani e serali, e abbiamo raccolto fino a 140 iscritti. Si è creato un team di insegnanti qualificati e figure professionali, in confronto continuo con i medici di base».

Fondamentale è stato l’apporto dell’osteopata : «Ora vive a Londra, ma è stato il responsabile della palestra nei primi due anni di vita, con un contributo decisivo alla fase progettuale e alla stesura dei vari corsi». Cocoon riaprirà dopo metà settembre e proporrà un’importante promozione aperta a tutti: la prima settimana di corsi sarà fruibile gratuitamente, in modo da consentire di sperimentare le varie discipline e di scegliere quella più adatta. Alla ricerca dell’elisir di lunga vita.