«Il pensiero unico renziano è una moda»

Franco Ferraro, caporedattore di Sky Tg24, torna con “Venti domande per me (posson bastare)”. Il protagonista, questa settimana, è Giuseppe Civati, parlamentare del Partito Democratico, già candidato segretario del partito contro il premier Matte


È una moda prima che una cultura politica: veloce, polemica, contro un nemico spesso immaginario, per esaltare se stessi. Sul piano politico si colloca al centro, con uno sguardo a sinistra e due a destra.


L’argilla si è consolidata soprattutto nell’astensionismo e nel rifiuto di tutto e tutti.


Serve un pensiero critico e le minoranze fanno bene, sempre.


Beh, lo dica a Renzi. A lui piace far contenti Sacconi e Lupi.


Al massimo un picchio.


Certamente.


Secondo me il Nazareno, per sua natura, è immortale.


Un uomo o una donna dello spessore di Prodi o Bonino.


Mi sembra forte.


Non appena lo dici, ritorna.


Mi sembra stanco e confuso.


È naturale che esista la destra.


Esiste anche la sinistra.


Marino mi pare al di sopra di ogni sospetto. Il Pd renziano voleva fare fuori lui: il problema invece sono praticamente tutti gli altri.


L’importante è cercarla sempre, la verità.


Il comunismo no, la tradizione del Pci, la sua storia, i suoi riferimenti mi paiono invece presenti.


No.


Woody Allen.


Paolo Nori.

Avere risposto a questa intervista. Sorrisino.