«Io e la mia bimba di 5 mesi siamo in mezzo alla strada»

Donna moldava va dagli Angeli Urbani, il marito le ha abbandonate: «Fa freddo, aiutate almeno lei». Appello di Walter Piazza alla solidarietà

– Abbandonata dal marito che se ne è andato lasciando dietro di sé una scia di debiti, ora è stata sfrattata: «Sono in mezzo alla strada. Senza casa con una bambina di cinque mesi. Di notte adesso fa freddo. Non temo per me, ma la mia piccola così non può vivere». , moldava, ieri pomeriggio si è letteralmente infilata nella sede dell’associazione Angeli Urbani: «Vi prego aiutatemi. Tenete almeno mia figlia, non so dove farle passare la notte». E il presidente ha spalancato le braccia rivolgendo un appello a tutta Varese: «Chi può ospitare questa donna anche solo temporaneamente si faccia avanti. Questa bimba di soli cinque mesi non può sopportare l’inverno dentro una carrozzina in mezzo alla strada» (QUI TUTTE LE INFO PER SAPERE COME AIUTARE).
A raccontare l’accaduto è Liliana stessa: «Mio marito è andato via. Ci ha abbandonate. È tornato nel suo Paese lasciandoci qui».

A quanto pare a tenere, male, i conti domestici era proprio l’uomo di casa. Che alla moglie non ha mai detto nulla di bollette o di affitti. Liliana, che parla italiano a stento, non ha mai avuto la più pallida idea della gestione dei costi. Oggi la donna racconta: «Prima ci hanno chiuso l’acqua, poi la corrente – spiega – Mi hanno detto che non pagavamo le bollette. Poi la proprietaria della casa, noi abitavamo in via 26 maggio qui a Varese,

ci ha sfrattate perchè mio marito non pagava nemmeno l’affitto. E adesso siamo in mezzo alla strada. La mia bambina deve mangiare, deve avere un po’ di caldo. Non può vivere così». Piazza spiega: «Abbiamo già contattato i Servizi Sociali. Si sono attivati immediatamente, le pratiche sono già partite. Ma serve una sistemazione temporanea sino a quando gli stessi Servizi non troveranno una soluzione». Il presidente degli Angeli Urbani ringrazia l’assessore ,«che si è reso disponibile immediatamente. Ma in attesa che la macchina delle istituzioni arrivi a una soluzione, serve che i varesini si facciano avanti». Ieri Piazza spiegava: «Serve un alloggio, serve che ci si apra all’accoglienza, anche per un periodo temporaneo. Mi rivolgo a enti, associazioni e privati. Noi non possiamo tenere qui una bambina di cinque mesi». Piazza si è reso disponibile a ospitare almeno per la notte scorsa madre e figlia in casa propria.

«Ma c’è bisogno di tutti – spiega – c’è bisogno non soltanto di un alloggio, ma anche di latte in polvere per la piccola, elemento fondamentale per nutrirla. Vestitini e so che il periodo è difficile per tutti ma la madre della bambina è alla ricerca di un lavoro. Un impiego qualunque che possa permetterle di mantenere la sua bambina». Liliana ha vagato nel freddo per ore, con quella bimba nella carrozzina: «Non so come fare per proteggere mia figlia. È così piccola, appena nata. Non penso a me, ma aiutate lei. Non merita questa vita. Non merita il freddo della notte. Vi prego ». Sono stati gli Angeli Urbani a spiegare a Liliana come muoversi con i Servizi Sociali, la donna non ha idea di come funzioni il sistema assistenziale. «Sono stati gentilissimi – dice Piazza – ma il tempo stringe. Le istituzioni stanno facendo la loro parte, ma sono qui a chiedere a Varese di dare una mano. L’alloggio è un problema temporaneo, ma servono cibo e vestitini per la piccola, e se qualcuno potesse un lavoro per la madre che potrebbe così provvedere alla piccola». L’appello è chiaro: «Aiutate la mia bambina, per favore», ripete Liliana.