La prima “pagella” di settembre I rimandati se la cavano

Al liceo scientifico Galileo Ferraris di Varese ieri mattina alcuni giardinieri erano impegnati a tagliare il prato del giardino che circonda l’istituto: tutto deve essere pronto e in ordine per il nuovo anno scolastico, al via fra una decina di giorni.

Girato l’angolo, una folla di studenti riempiva il cortile antistante la struttura con quel pizzico di angoscia tipico di ogni attesa: per loro era l’anno scolastico vecchio a non essere ancora finito.

È la truppa di quelli che vengono oggi definiti gli esami per la sospensione del giudizio, uno studente su quattro in Lombardia secondo il ministero dell’Istruzione (29,8% negli istituti tecnici, 28,4% in quelli professionali e 22,1% nei licei), 442 ragazzi contando il solo liceo Ferraris e l’artistico Frattini.

Una volta erano gli esami ad ottobre, poi sono diventati debiti formativi che non vincolavano il passaggio alla classe successiva ma si colmavano strada facendo (a volte, tuttavia, non si colmavano affatto e si portavano fino alla maturità).

Oggi si parla di sospensione ed in effetti è come se il giudizio negativo formulato dai professori a giugno rimanesse nell’aria, in attesa di una chance di recupero da giocarsi durante l’estate: o dimostri di aver studiato oppure resti nella classe da cui provieni, procedura che denota una certa severità.

I forzati della sospensione non sono andati in vacanza o ne hanno fatte davvero poche. Con lo spettro della non ammissione davanti, luglio ed agosto sono volati con la testa sui libri: dopo i corsi organizzati dalle scuole a inizio luglio con grande dispendio di risorse economiche, molti hanno proseguito affidandosi alle lezioni private, stavolta a caro prezzo per le tasche dei genitori.

C’è chi ha collezionato una sola materia – allo scientifico molto gettonate la matematica, la fisica e il latino, all’artistico tutte quelle non strettamente attinenti al percorso di studi come italiano, storia e anche qui matematica – e chi invece è arrivato fino a quattro, rendendosi la vita davvero difficile.

Gli esami sono consistiti in due prove, una scritta e una orale, con quest’ultima affrontata solo in caso di esito negativo di quella scritta. Le convocazioni sono iniziate la settimana scorsa: lunedì 25 è stata la volta del Ferraris e del Galilei, martedì del classico Cairoli, dal 27 al 30 agosto i recuperi invece al Manzoni.

Una buona notizia in fondo c’è: pochi i bocciati. Da sabato è in corso la pubblicazione dei risultati: all’artistico Frattini, su 244 alunni interessati, i non ammessi alla classe successiva sono stati solo otto. Ieri alle 12 sono usciti gli esiti del Ferraris: anche in questo caso la clemenza è stata generale, con 191 promozioni su 198 candidati agli esami.

Questa mattina scatterà il turno del classico: anche al Cairoli l’esercito degli studiosi estivi è stato ben nutrito, in particolare di quanti hanno avuto l’obbiettivo di recuperare latino e greco. Dopo un’estate di versioni e regole grammaticali, l’ora della verità è arrivata.

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