«Le campane delle 7.30 danno fastidio»: Beata Giuliana si divide sui rintocchi

Un residente del rione esasperato: «Un’Ave Maria stonata: il parroco le fermi». Il caso finisce sul web e il rione si spacca: «Io cambio casa. No, mettono allegria». La replica del parroco: «Aperto al confronto»

«Le campane alle 7.30 danno fastidio: il parroco le fermi». La discussione è nata su Facebook – precisamente nel vivace gruppo “Sei di Busto Arsizio se…” – e ha già provocato una sfilza di reazioni (fino a ieri sera si contavano circa 170 commenti). A sollevare la questione è un uomo residente nel quartiere di che, esasperato dallo scampanio mattutino proveniente dalla vicina chiesa, qualche giorno fa si è sfogato con un post sulla pagina del più frequentato gruppo bustocco di Facebook.

«Le campane di Beata Giuliana – scrive l’utente – suonano alle 7.30 per due volte una stonata Ave Maria. Le campane sono liete in lontananza – argomenta l’uomo – oppure nei piccoli paesi di montagna. Suonare l’Ave Maria alle 7.30 con le campane (stonate per definizione) tramite martelletti automatizzati, oltre a essere brutto, dà solo fastidio (l’uomo usa in realtà un’espressione più colorita ndr). Di bello non c’è nulla. Speriamo che il prete abbia un’illuminazione e…le fermi».

Fatto sta che il post ha ricevuto in breve tempo una valanga di commenti, segno che la questione accende gli animi, in un senso o nell’altro. Dividendo il rione. E il battibecco assume a tratti toni alla “Don Camillo e Peppone”, con i cattolici pronti a difendere a spada tratta le campane, considerate un’imprescindibile tradizione (oltre che un simbolo di gioia) e i non credenti più vicini alla linea dell’autore del post, in nome della libertà di riposare senza essere disturbati dai fragorosi rintocchi (almeno nelle ore in cui la gente si gode gli ultimi momenti di riposo sotto le coperte). A giudicare dalle reazioni, per la stragrande maggioranza dei componenti del gruppo l’unica cosa stonata sono le argomentazioni di chi vorrebbe mettere a tacere le campane.

Ma non manca chi dà ragione a Paolo: «Io ci ho vissuto davanti alle famose campane per 12 anni – scrive una donna – e hanno sempre suonato senza pietà. Ho fatto prima io a cambiare casa». «Sono con te al 100% – aggiunge un altro residente – La chiesa sarà anche la casa dei cattolici, ma il rumore si propaga ben al di fuori: è come un vicino che sente la musica ad alto volume alle 7 di mattina». Anche un altro residente concorda: «Io sono cattolico, ma non per questo sono disposto a vegliare tutta la notte per sentire i rintocchi delle campane». Ben più numerosi i commenti a difesa delle campane: «Mettono allegria» rimarca una donna, «Pensate a problemi più seri» incalzano altri utenti, mentre Michele osserva «Basterebbe dare una regolata ai decibel». Una proposta (forse) in grado di accontentare tutti.

«Se davvero le campane delle 7.30 dessero fastidio, non le farei più suonare. Ma al momento nessuno è venuto da me a lamentarsi». , parroco di Beata Giuliana, cade dalle nuvole quando gli diciamo della discussione comparsa su Facebook: «Mi farebbe piacere incontrare la persona che ha scritto quel messaggio: penso che parlarsi sia sempre la cosa migliore – osserva il sacerdote – Per quanto mi riguarda, non ho mai ricevuto osservazioni o critiche su questo tema da parte dei miei parrocchiani.

Sì, forse un paio di lamentele all’anno, ma non di più. Non credo che il suono della campane alle 7.30 sia un problema per le persone che risiedono in questo quartiere: peraltro è una tradizione che dura forse da quarant’anni, è un momento di gioia che dà l’avvio alla giornata». Il parroco, del resto, è consapevole del fatto che, in determinate ore, i rintocchi potrebbero risultare poco piacevoli: «Proprio per rispettare il riposo delle persone, abbiamo deciso di non suonare le campane dalle 20 alle 7.30, neanche per segnalare le ore, a meno che non ci sia qualche funzione particolare – sottolinea don Giovanni – Se i parrocchiani mi dicono che il suono delle 7.30 dà fastidio, io lo tolgo: non la vivo come una questione di principio. Probabilmente però, in quel caso, si arrabbierebbero i fautori delle campane. Ma ripeto, al momento nessuno si è lamentato con me»