Dramma Stalking «Vittime anche i minori»

Minacce, persecuzioni, comportamenti di controllo che limitano la libertà individuale generando gravi sintomi psicologici nella vittima e nei suoi cari: familiari e amici.

Dal marzo 2012 a oggi, sono 96 le persone accolte allo sportello antistalking di Varese, di cui 58 vittime dirette e 38 vittime secondarie (come i minori). I dati evidenziano come lo stalking sia un fenomeno che può arrivare a coinvolgere un intero nucleo familiare: si può quindi affermare che è la famiglia vittima di stalking e non soltanto il singolo.

Lo sportello antistalking è convenzionato con la Provincia di Varese, e ha l’obiettivo di fornire informazioni e assistenza psicologica, medica e legale sul reato di stalking e sui meccanismi della violenza psicologica ad esso legati. Lo gestisce l’associazione varesina Psicologia e Legalità onlus.

«Il nostro obiettivo è dare alle vittime un servizio sempre più efficiente ed efficace. Orientando la persona da un punto di vista psicologico, legale e medico e fornendo tutte le indicazioni più utili per denunciare il fatto alle autorità, difendersi e mettere la propria vita in sicurezza» spiega , presidente dell’associazione Psicologia e Legalità onlus, che si fa carico del servizio dal 2012.

«Offriamo percorsi di supporto psicologico gratuito e mirato. Grazie al lavoro continuativo sul territorio, a differenza di qualche tempo fa, ora c’è piena consapevolezza da parte dei cittadini nel riconoscere un reato che andrebbe affrontato fin dai primi sintomi».

L’assistenza fornita in forma volontaria è altamente professionale: allo sportello gli avvocati eorientano legalmente le vittime di stalking; gli psicologi ,e ne curano gli aspetti affettivi.

L’associazione ha anche tenuto numerose attività formative su autostima, assertività e gestione delle emozioni, nonché sezioni di arte terapia.

I casi di stalking e di violenza psicologica trattati allo sportello sono soprattutto di due tipologie: sentimentali e condominiali.

Le storie a lieto fine non mancano. Come quella di Marisa (nome di fantasia). Una giovane donna con un passato di solitudine che stringe una relazione con un uomo conosciuto per motivi di lavoro, affascinante, colto, mondano e dalla vita vissuta.

Lui, con un gioco sottile di seduzione che attecchisce sulla sua ingenuità, la coinvolge in attività economiche ambigue. Lei presa dal vortice del suo controllo, comprendendo quanto sta accadendo attorno a sé cerca di distanziarsi, ma da lì iniziano minacce, anche di morte, controlli e persecuzioni.

Lei è travolta dalla manipolazioni e lui incarna in modo interscambiabile tre ruoli: vittima lasciata, carnefice aggressivo e salvatore, l’unico a sua detta, capace dei supportare la scarsa forza e capacità della giovane.

La ragazza è disorientata e confusa, sola e senza supporti, ma allo sportello varesino trova il coraggio di difendersi e comprende bene il meccanismo da cui è stata irretita.

È possibile contattare lo sportello antistalking al numero 334/14.33.233.

Gli sportelli sono due in provincia: uno si trova a Somma Lombardo, l’altro nel comune di Varese, in via Valverde 2.

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