Maroni paladino antimafia «L’Expo sarà senza ombre»

«Sono ottimista, riusciremo a fare l’Expo 2015 mafia free». Lo ha detto il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, ieri mattina al teatro Apollonio di Varese per un’assemblea su «legalità e lotta alle mafie» organizzata dal liceo classico Cairoli.

«In vista di Expo 2015 la lotta alla mafia deve rimanere un presidio di tutti – ha spiegato Maroni – La Regione ha preso tante iniziative soprattutto per quanto riguarda il controllo sugli appalti. Ma bisogna tenere alta la guardia perché Expo è un grande affare e tanti soldi attraggono la criminalità organizzata».

Davanti a una platea di giovani che lo ascoltavano con gli occhi spalancati, Maroni ha voluto parlare della sua ricetta anticriminalità: «Sequestrare i beni e riutilizzarli, impedendo alla mafia di rientrarne in possesso, perché quello che dà davvero fastidio alla mafia è perdere le ricchezze che ha accumulato».

La confisca dei beni è quello che rende l’Italia in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata. «Ma ci sono altre cose, che tutti possono fare tutti i giorni, per lottare nel loro piccolo contro la mafia», ha ribadito Raffaele Cantone, magistrato napoletano che si è occupato di alcuni tra i casi più scottanti della criminalità organizzata, appena nominato alla guida dell’Anticorruzione. «La criminalità – ha aggiunto – si combatte con il rispetto delle regole. Per esempio scegliendo di non usare droghe che portano con sé traffici malavitosi, evitando di favorire il riciclaggio. Ma soprattutto ampliando la propria conoscenza, perché è con la cultura che si abbassa il rischio di dare spazio alla malavita. Partecipare alla manifestazioni va bene, ma per sconfiggere le mafie è meglio tenere comportamenti onesti che portare bandiere».

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