Ora in sicurezza il maledetto incrocio di Nardò

Un anno dopo - La tragedia nel Salento che costò la vita a Nicolò De Peverelli e Marco Fiori

L’incrocio di Nardò, quello dove persero la vita Marco Fiori e Nicolò De Peverelli lo scorso 25 agosto durante le vacanze, adesso è stato messo in sicurezza. Questo anche grazie alla battaglia di Roberto Marabini, giornalista e zio di Marco, che ha avuto la forza di vedere in questa tragedia che lo ha colpito così da vicino lo stimolo di fare qualcosa per migliorare il territorio salentino.
Da qualche mese, infatti, Marabini sta provando a sensibilizzare gli amministratori salentini sul problema viabilistico,

soprattutto dal punto di vista della segnaletica, ritenendo che «costituisca una vera e propria emergenza».
I numeri raggiunti dal turismo nel Salento, infatti, come dice Marabini, non possono lasciare spazio solamente all’improvvisazione e occorre fare uno sforzo per rendere le strade adatte ad accogliere il flusso di visitatori.
La piccola-grande notizia, oggi, è che il neoeletto sindaco Pippi Mellone ha provveduto alla sistemazione dell’incrocio, mettendo a posto la segnaletica. Formalmente l’indagine sull’incidente del 25 agosto non è chiusa, non è stato appurato il ruolo avuto dallo stato dell’incrocio nella tragedia. Ma è innegabile che adesso, con la segnaletica rifatta, quel tratto di strada sia più sicuro.
«Non aggiungo nessuna frase, nessuna parola che potrebbe apparire di circostanza, ma solo un sentito cordoglio personale e a nome della comunità cittadina che rappresento, per una tragedia, che ha tolto la vita a ragazzi poco più giovani di me, che percorrono le strade del Salento tanto di giorno quanto di notte – è il testo della e-mail che il sindaco Mellone ha inviato a Marabini – Le porte della casa comunale, naturalmente, sono aperte per lei, per le famiglie di Nicolò e Marco e per tutte le persone che hanno voluto bene ai due giovani e sarebbe un’occasione positiva, tanto per me quanto per i miei collaboratori, potervi incontrare di persona».
«Sono soddisfatto: le righe adesso sono lucenti ed è stata sfrondata anche la pianta che ostruiva il segnale verticale – afferma , il padre di Marco che insieme al cognato Marabini si era offerto di finanziare il rifacimento della segnaletica in quel tratto – Non sono un tecnico, non posso sapere quale responsabilità abbia avuto lo stato della segnaletica dell’incrocio nell’incidente del 25 agosto.
Magari la tragedia sarebbe accaduta ugualmente, ma sono contento che questa nuova amministrazione abbia dato una risposta dopo il silenzio assordante della precedente. Spero di non leggere mai più di incidenti in quell’incrocio».