Pedemontana: la Svizzera non paga?

Beffa da oltreconfine dopo lo choc da caro-pedaggio. I siti online annunciano: «Per noi sarà “gratis”». «Il nuovo sistema senza caselli permette alle auto straniere di passare indisturbate». Il Pd: «Assurdo»

Pedemontana e tangenziale, «pedaggio “gratis” per gli svizzeri». Ecco l’ultimo sberleffo da oltre frontiera. «Fosse davvero così, sarebbe l’ennesima beffa» ammette il consigliere regionale del Pd .
Non bastava lo choc per i «pedaggi folli» stabiliti dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda e resi pubblici nei giorni scorsi (ben 1,01 euro per la Tangenziale di Varese da Gazzada a Vedano Olona e 3,08 euro per la tratta A da Cassano Magnago a Lomazzo), ci voleva anche la presa in giro dei cugini di oltre frontiera.
Sì, perché ieri, su alcuni dei principali magazine online del Canton Ticino, veniva annunciata con percepibile soddisfazione la notizia del caro-pedaggi su Pedemontana, che però non toccherebbe le tasche di chi vive al di là del Gaggiolo e di Ponte Tresa.

Il titolo di Ticinonews.ch lascia poco all’immaginazione: «Pedemontana “gratis” per i ticinesi». Ticinonline rincara la dose: «Pedemontana, da novembre a pagamento, ma non per i ticinesi», puntualizzando sul «nuovo sistema senza caselli che permette alle auto straniere di passare “indisturbate”».
Ma come è possibile? Chiariamoci, non si tratta di discriminazione contro chi vive al di qua del confine, ma di una “furbata” che approfitta di qualche lacuna normativa. Nell’articolo infatti viene spiegato che, sì,

i pedaggi saranno riscossi con il nuovo sistema “free flow”, «ma i ticinesi possono sorridere, come tutti gli altri automobilisti non italiani», afferma con sicurezza Ticinonews.ch.
Perché «il sistema si basa sull’accesso libero, ovvero niente caselli e niente blocchi, ma telecamere in corrispondenza di ogni svincolo». E chi transita avrà quindici giorni di tempo per saldare il pedaggio, prima di ricevere un sollecito di pagamento e poi un’ingiunzione per posta.
Ma per le targhe straniere «ad occuparsi dell’incasso sarà una società di Firenze, che in passato ha ottenuto scarsissimi risultati nel cercare di far pagare le multe non pagate a Como dagli stranieri, in grandissima maggioranza ticinesi». Il magazine d’oltreconfine fa riferimento alla società fiorentina Nivi Credit Srl, che si è aggiudicata dalla società Pedemontana l’appalto da 287mila euro («calcolato come totale delle provvigioni stimate per 24 mesi» recita l’avviso di aggiudicazione) per il recupero crediti sui veicoli con targa estera.

«E visto che la riscossione coatta – aggiunge la redazione del sito – non è prevista dall’Italia alla Svizzera, così come da tutti gli altri Paesi europei, noi ticinesi potremo finire per non pagare alcunché».
Beati loro, e agli automobilisti varesini e lombardi, in particolare ai tanti frontalieri che oggi beneficiano delle nuove tratte autostradali, non resta che masticare amaro: non solo non hanno alternative, visto che la Arcisate-Stabio che sul tratto ticinese è già bell’e in funzione mentre sul tratto italiano sarà pronta tra più di due anni, ma toccherà loro percorrerla in mezzo a tanti “portoghesi” del Ticino.
«Se fosse confermata questa notizia, sarebbe l’ennesima beffa per il nostro territorio» conferma il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri, che ha già chiesto la convocazione dei vertici di Pedemontana e Cal in commissione infrastrutture al Pirellone per il prossimo 22 ottobre.
«Verificheremo anche questo aspetto e lo chiederemo in commissione, per capire se si rischia anche questa beffa».