Sempre più famiglie senza tetto Due milioni di euro per riaverlo

Due milioni di euro per aiutare oltre cinquecento famiglie in difficoltà per una delle emergenze più sentite in città: quella della casa.

Dopo l’approvazione del Bilancio, l’assessore alla Persona, Famiglia e Università , ieri mattina ha presentato la lista degli interventi che andranno a tamponare o a intervenire direttamente sul problema degli alloggi e degli sfratti.

«Il Tribunale di Varese, nel 2013, ha registrato circa millecinquecento provvedimenti di sfratto, che hanno colpito cittadini tra Tradate e il Luinese – spiega l’assessore – La metà di questi sono stati registrati in città. Per il 2014 ne sono previsti circa duemila in tutto il comprensorio del tribunale: è evidente che non potevamo restare a guardare». Lo sfratto, nella logica dell’azione dell’assessorato, dev’essere solo la fase finale di un percorso in cui sono state tentate molte altre alternative.

Così, per l’anno in corso, sono stati finanziati una dozzina di diversi interventi, in cui il Comune ha coinvolto nel finanziamento anche la Regione e l’Aler.

Si comincerà con l’assegnazione degli alloggi popolari: saranno 75 quelli assegnati quest’anno.

I canoni d’affitto, però, anche se bassi, vanno comunque pagati. E anche un affitto popolare, per chi perde il lavoro, può essere una cifra eccessiva.

Per questo Aler e Comune finanzieranno un contributo di solidarietà, 140mila euro in tutti, destinato ad un centinaio di inquilini Aler in difficoltà. «C’è poi il contributo per le giovani coppie – spiega Angelini – centomila euro da dividere tra 41 coppie che vogliono acquistare nel mercato privato».

Al mercato privato si rivolge anche il provvedimento per la «morosità incolpevole», 430mila euro finanziati al 60% dalla Regione, destinati ad aiutare un altro centinaio di famiglie con la logica, però, del microcredito: «Verranno erogati al massimo 3.600 euro annui a famiglia – spiega Angelini – che potranno essere restituiti a rate spalmate anche su 36 mesi».

Una parte di questo contributo, poi, verrà destinata ancora alle giovani coppie, mentre un’altra parte ancora per le case sfitte.

«A Varese sono molte – spiega Angelini – Un accordo con i proprietari permette di avere un canone concordato, più basso del mercato, in cambio di un contributo per piccole manutenzioni necessarie, come l’imbiancatura». Altri 526mila euro, di cui 270 in arrivo da Milano, verranno destinati al recupero di venti alloggi di proprietà del Comune, a disposizione delle famiglie sfrattate. Un progetto sperimentale, che attende solo l’approvazione dal Pirellone, sarà invece destinato al quartiere di San Fermo.

Almeno una ventina degli inquilini morosi delle case Aler del quartiere verranno coinvolti in lavori di manutenzione ordinaria, dalla pulizia delle strade alla manutenzione del verde.

Il pagamento delle ore permetterà loro di iniziare un reinserimento lavorativo, ottenendo un piccolo stipendio con cui contribuire all’affitto. «Il progetto si chiama “Laboratorio di quartiere”, e se funzionerà potrà essere “esportato” l’anno prossimo nel resto della città».

Sono previsti anche sei alloggi di “housing sociale”: tre sono in via Conca d’Oro, e saranno aperti ad ex detenuti che, appena finito di scontare la pena, non hanno dove andare. Gli altri tre sono a Masnago, dedicati a madri single in particolare difficoltà. Ognuno di questi inquilini verrà seguito da un educatore, che li affiancherà nel percorso verso l’autonomia.

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