Stabili le condizioni dei feriti Walter riportato in città dai ragazzi

I ragazzi coinvolti nell’incidente di Gallipoli rispondono bene alle cure, soprattutto Andrea Bruno. Fuori pericolo Francesco Radice e Claudio Gandini

– Varese si stringe intorno ai quattro giovani che erano a bordo della Peugeot 3008 berlina insieme a Marco e a Nicolò. Tre ragazzi sono infatti tuttora ricoverati all’ospedale Fazzi di Lecce.

Il più grave è , 21 anni: le sue condizioni sono stabili, ma risponde bene alle cure. I familiari non si sbilanciano, ma in ospedale e tra gli amici si sta diffondendo un cauto ottimismo sul suo stato di salute. Sarebbero invece fuori pericolo e , entrambi di 22 anni. È presto per dire quando i due ragazzi saranno dimessi perché sono ancora sottoposti a cure impegnative, ma tutto lascia pensare che ce la faranno.

, 25 anni, ha riportato le ferite meno gravi. Ha potuto lasciare l’ospedale di Gallipoli lo stesso giorno dell’incidente. Il ragazzo ieri è tornato a Varese. È stato caricato in auto proprio dagli amici che sono arrivati a Lecce dal capoluogo per stare vicino alle famiglie coinvolte in questo terribile dramma. Walter non riusciva più a stare in Puglia schiacciato dal peso di quanto era accaduto. Anche se rimasto indenne, il giovane è ancora sotto choc. Non ricorda niente dell’incidente, ha rimosso quelle ore tragiche.

Ieri i medici hanno effettuato l’autopsia sui corpi di Marco e Nicolò: è stato disposto solo l’esame esterno in quanto non vi era alcun dubbio sulle cause del decesso. Poi è arrivato il nulla osta alla sepoltura.
Nel frattempo continuano le indagini tese ad appurare la dinamica di quanto è avvenuto martedì mattina su quella strada maledetta, già teatro nel passato di avvenimenti simili. Non ci sono al momento sviluppi significativi sulla vicenda, ma la polizia locale di Nardò che ha effettuato i rilievi conferma che sull’asfalto non ci sono segni di frenate. Probabilmente i ragazzi si sono immessi sulla provinciale 112 dalla via Arturo Santo senza rendersi conto della manovra che stavano effettuando: non si esclude che si fossero persi, o che si fossero distratti per un secondo fatale guardando la mappa del luogo sul navigatore.

Qualsiasi sia stato il motivo, i ragazzi si sarebbero ritrovati sulla provinciale senza rendersene conto. Sfortuna ha voluto che proprio in quel momento arrivasse un Iveco Trakker: il tir non avrebbe avuto neppure il tempo di frenare, impossibile evitare l’impatto. Neppure dalla parte da cui proveniva il tir ci sono segni di frenate sull’asfalto.
I messaggi di cordoglio continuano ad arrivare, incessantemente. Un ricordo toccante di Nicolò arriva anche da , un amico di famiglia: «Nel mio cuore per te ci sarà sempre un posto. Sei un ragazzo speciale».