Suona la prima campanella Tra entusiasmi e polemiche

Tutti in classe: dopo gli studenti delle superiori, che hanno cominciato le lezioni venerdì, ieri anche gli oltre 6mila alunni delle scuole elementari e medie della città sono tornati sui banchi.

A dare il benvenuto agli alunni di prima dell’istituto comprensivo “Bossi” è stato il sindaco . «Bisogna trasformare il momento della scuola in un piacere, studiare deve essere una cosa bella, una passione – ha affermato il primo cittadino – questo fine si può raggiungere attraverso un’alleanza tra studenti, genitori e insegnanti. Accendere il desiderio è la miglior forma di educazione».

La dirigente ha invitato gli alunni a «iniziare questa avventura da protagonisti con entusiasmo, gioia e partecipazione. Oltre allo studio ci saranno tante altre opportunità – ha annunciato – legate alla musica, alle lingue straniere e a Expo, oltre alle celebrazioni storiche per il centenario della prima guerra mondiale con un progetto di cui siamo capofila».

Anno al via con il personale quasi al completo. «Abbiamo un organico abbastanza stabile e siamo partiti con quasi tutti i docenti, mancano solo alcuni insegnanti di sostegno – afferma la preside dell’istituto “Bossi” – c’è stato qualche rallentamento nelle graduatorie provinciali». All’istituto “De Amicis” «siamo abbastanza fortunati perché abbiamo un’alta percentuale di insegnanti di ruolo – fa sapere il dirigente – però ci manca qualche part time e dato che la graduatoria provinciale è esaurita dovremo muoverci con quella di istituto. Manca anche qualche insegnante sul sostegno».

Qualche problema in più all’istituto comprensivo “Galilei”. «C’è qualche difficoltà, ci mancano alcuni supplenti. Qualcuno scelto per delega non si è presentato e qualcun altro ha mandato il certificato medico, quindi abbiamo qualche tassello mancante», spiega il dirigente. Problemi anche per il personale ausiliario: «ci hanno tolto un bidello alle materne, siamo alla canna del gas – lamenta il preside – l’anno scorso avevamo tre bidelli per due scuole materne, quest’anno solo due».

Anche sul fronte strutturale «la situazione avrebbe potuto essere migliore – afferma Ferri – finalmente dopo anni il Comune ha imbiancato la palestra e sistemato una tettoia alla primaria “Ada Negri”, però ci sono ancora da sistemare i bagni della primaria “Rossi” e abbiamo dei problemi alla pavimentazione della scuola dell’infanzia “Speranza”». Per quest’ultima «abbiamo da spendere 7mila euro arrivati dal decreto “Scuole belle” del Governo, che però prevede dei capitoli precisi per i quali possono essere usati», spiega il preside.

Vari lavori, alcuni in corso e altri da realizzare, pure negli altri istituti. Alle “Bossi” «sono state automatizzate le porte rei, ma ci sono ancora lavori da fare sul tetto, a causa del quale una parte del cortile interno è inagibile», racconta la preside. All’istituto “Pertini” invece «sono in corso lavori di ristrutturazione della palestra e di adeguamento degli impianti elettrici», fa sapere la dirigente .

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