Super treni sul Maggiore Lavori al via tra i dubbi

A giugno partiranno i cantieri di adeguamento della linea ferroviaria. Luino torna a chiedere opere mitigative: «Ridurre rumori e disagi»

– I lavori sulla linea ferroviaria Gallarate – Luino -Bellinzona partiranno a giugno. Il cantiere si inserisce nel piano più generale di Alptransit, sulla direttrice Genova – Rooterdam, e coinvolgerà i territorio dell’alto lago Maggiore.
Le opere che da giugno inizieranno a prendere vita anticiperanno i grandi lavori con contributo elvetico e saranno realizzati da Rfi. Si tratta di interventi che prevedono un ammodernamento della struttura a terra, come ad esempio l’allungamento della radici dei binari, in modo da supportare l’aumento dei passaggi e soprattutto la mole dei terni merci.

Di Alptransit se ne parla da anni, a breve sarà qui. Ma i 30 Comuni interessati hanno sempre espresso dubbi e preoccupazioni sul potenziamento del traffico merci su una linea fondamentale per il trasporto passeggero che ha 130 anni. «Siamo preoccupati soprattutto sulle tempistiche –afferma , sindaco di Luino- Noi vogliamo garanzie non soltanto da Rfi, ma anche dal Ministero dei Trasporti. È una linea che attraversa Comuni dalla grande vocazione turistica che non possono essere massacrati da interessi commerciali che passano al di sopra delle nostre spalle.

Vogliamo essere tutelati». Come espresso anche dal presidente della provincia, il passo fondamentale è il finanziamento di Rfi a tutte le opere, essenziali e indispensabili per accogliere i 95 passaggi al giorno dei super cargo lunghi 750 metri. Opere mitigative e lavori iniziali che dovranno anche essere fatti in delicatezza, come si augura l’assessore ai lavori pubblici di Luino, evitando un forte impatto sul paesaggio, patrimonio preziosissimo per l’Alto Varesotto.

«Per noi è fondamentale potere vivere e investire sul paesaggio – afferma- Barriere anti rumore alte e di cemento non sono adatte al nostro territorio. Inoltre potrebbero essere inefficaci se si pensa ai decibel che verrebbero rimbalzati a monte, scaricando verso le abitazioni di collina il fastidio. Dal 2020 i carri ferroviari in Svizzera saranno tutti con ceppi in PVC e non in ghisa e gomma, il che garantisce un netto abbassamento del rumore nei passaggi. Chiedo, come stanno chiedendo in Germania, che sulla linea di Luino possano passare solo carri risanati, con un notevole miglioramento sull’impatto acustico». «Inoltre – aggiunge – chiedo che si cerchi con ogni mezzo di venire incontro a chi abita in prossimità dei binari con la sostituzione dei serramenti isolati acusticamente: altrove si fa ma la burocrazia impedisce questo in Italia, uno scoglio da superare in favore del buon senso».
La speranza del territorio è di vedere partire per tempo anche le opere strutturali per contenere i disagi anche dei molti passaggi a livello che tagliano in due molti paesi: «Abbiamo chiesto il rifacimento del sottopasso limitrofo alla ex Visnova – termina Miglio- che oggi è solo pedonale».