Teleriscaldamento Investimento o flop?

Teleriscaldamento, investimento o flop? Perde 600mila euro in un anno, ma la maggioranza difende a spada tratta questa scelta. E se la prende con il presidente del Consiglio che chiede lumi sul maxi-investimento.

A sollevare dubbi sull’iniziativa varata nel lontano 2009 da Agesp Energia, controllata della società partecipata di proprietà del Comune di Busto Arsizio, e finora costata almeno 6,6 milioni di euro per la posa della rete, è un esponente di spicco della stessa maggioranza che avviò quel progetto, il presidente del Consiglio comunale Diego Cornacchia.

Che ha ritenuto insufficienti i dati sugli allacciamenti riportati dai vertici della società: «È stato un buco nell’acqua» la sentenza di Cornacchia. Nei primi quattro anni, con la posa di oltre sei chilometri di rete, si sono allacciati 90 condomini e 15 edifici pubblici. Nel bilancio 2013 è stata registrata una perdita di 613mila euro, «dovuta in gran parte ai 400mila euro di costi di ammortamento, cui si aggiungono oneri finanziari e costi di startup – spiega l’assessore alle partecipate – d’altra parte nella delibera consiliare votata dalla maggioranza nel 2009 c’era scritto che per i primi dodici anni di esercizio, il servizio sarebbe stato in perdita».

Secondo l’assessore però, «c’è una crescita lenta e costante, che ci rassicura», perciò le prospettive dell’investimento appaiono positive. E il sindaco aggiunge: «Non si faccia una guerra ideologica su questo tema. È un fatto che Agesp Energia in Lombardia ha il miglior rapporto costi/ricavi in assoluto sul teleriscaldamento».

E se le risposte non fanno cambiare idea a Cornacchia, sempre convinto del flop dell’iniziativa, in maggioranza si scatena l’ennesima bufera sul ruolo del presidente del Consiglio comunale, che finisce nel mirino soprattutto dei suoi ex colleghi del gruppo Forza Italia (Cornacchia è rimasto fedele al “vecchio” Pdl).

«C’è un po’ troppo “attak” sulla sua poltrona» lo attacca . «Attento al fuoco amico» l’invito del capogruppo Pd . E alla fine la discussione si incarta sulle ripicche interne alla maggioranza, dimenticandosi del merito della questione. È quello che fanno notare i militanti del Movimento Cinque Stelle, che erano presenti in aula a sentire il dibattito sul teleriscaldamento: «Troppi interventi fuori tema. Da cittadini avremmo voluto semplici risposte, oggettive, sulla sostenibilità economica e sull’effettivo sviluppo della rete. Se ci sarà un incontro a settembre con i vertici della società, chiediamo che venga presentato un business plan aggiornato».

Sul teleriscaldamento in passato erano già piovute le pesanti critiche del circolo di Legambiente di Busto Arsizio, che aveva ritenuto «vecchio e sovietico» l’investimento deciso da Agesp Energia.

Andrea Aliverti

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