Tutta la verità sull’ultima notte

Maurizio Fiori, padre di Marco: «Niente concerto, erano in un locale. Poi sono rimasti in spiaggia per un bagno». Fissati i funerali: saranno lunedì 31 agosto a San Vittore

«L’incidente non c’entra niente con la movida di Gallipoli». , padre di Marco – il ventiduenne vittima dello schianto avvenuto sulla provinciale che collega Gallipoli a Porto Cesareo – giunto all’ospedale Fazzi di Lecce per riconoscere il corpo del figlio, ha provato a fare luce sulla vicenda.
«Tutti i giornali hanno scritto che i ragazzi tornavano dal parco Gondar, ma perché quello è un posto su cui è facile puntare il dito, un po’ come sul Cocoricò di Riccione. In realtà, i ragazzi la sera prima hanno partecipato a una grigliata, dove hanno bevuto un po’ di vino».
«Successivamente non sono andati a nessun concerto, ma in un locale sul mare che si chiama Baia Verde. Sono rimasti lì fino alle quattro. Avranno anche bevucchiato, ma non si sono subito messi in auto. Sono rimasti sulla spiaggia fino al mattino, alcuni hanno fatto anche il bagno all’alba».

In altre parole, secondo gli amici, nessuno avrebbe peccato di superficialità. Anzi, prima di rimettersi in viaggio verso Torre Inserraglio, località dove alloggiavano, il gruppo avrebbe addirittura fatto «chillout», ovvero una pausa di relax.
Tutte le precauzioni sarebbero state prese, compresa quella di noleggiare un’auto a sette posti, dove i giovani potessero viaggiare in sicurezza e non gli uni sugli altri. Per essere ancora più sicuri, avevano fatto anche l’assicurazione Kasko.
L’idea che si è

fatto Maurizio Fiori, è che l’incidente sia avvenuto a causa di un errore o di una distrazione: «Quando i ragazzi sono venuti via dalla spiaggia, il destino ha voluto che sbagliassero strada e che si trovassero a quell’incrocio, dove poi è avvenuto l’impatto».
Ai genitori, fino a ieri, non era stato comunicato l’esito dei test effettuati per valutare la presenza di alcol e droghe nel sangue.
Nel frattempo continuano le indagini. Come da prassi, nel registro degli indagati, per ora ci sono il conducente del tir – un sessantenne di Brindisi – e il conducente della Peugeot, ovvero uno dei ragazzi rimasti feriti (le due vittime viaggiavano seduti dietro, sul lato destro).
Sotto accusa anche il tratto di strada, che presenta diverse curve e punti in cui la visibilità è scarsa.

Già nella giornata di oggi sui corpi di Marco e Nicolò potrebbe essere effettuata l’autopsia: il pm ha disposto solo l’esame esterno, quindi il tutto dovrebbe avvenire abbastanza velocemente. Poi le famiglie potrebbero ottenere il nulla osta per riportare i figli a casa e celebrare i funerali, fissati per lunedì 31 agosto nella basilica di San Vittore a Varese alle 14.15. I due ragazzi saranno uniti anche nell’ultimo viaggio: la celebrazione sarà infatti comune per tutti e due.
Varese è in lutto. Gli amici, tra le lacrime, potranno dare l’ultimo saluto a quei due ragazzi esempio di forza e di coraggio.