“Un caffè per ripensare Varese” Una lettera che sogna il futuro

Condividiamo con tutti i nostri lettori e con il consigliere Nicoletti, la proposta di Camilla Tofani, varesina di venticinque anni

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Camilla Tofani che, cogliendo al volo la proposta del consigliere Nicoletti di vendere l’Isolino Virginia, invita lo stesso consigliere e chiunque volesse partecipare, a un caffè con l’obiettivo di ripensare Varese.

Carissimo consigliere Nicoletti,
mi rivolgo a lei perché è di lei che, nell’articolo che ho appena finito di leggere, si parla. Leggo la sua proposta riguardante l’isolino Virginia e, senza troppi giri di parole, mi trovo costretta a scriverle questa lettera.
Sarò sincera, di politica e di affari interni ed esterni e di sottobanco non ne so poi molto..a dir la verità non ho mai avuto la giusta curiosità. Sarà per quel che sentiamo alla TV,

sarà perché la voce del popolo ormai si alza imponente con le parole “sono tutti ladri”; non lo so, non sono certa del perché. Resta il fatto che, su carta bianca, devo ammettere per iscritto che io, Camilla, non ne capisca quasi nulla.
Probabilmente è lecito che chi sia politico faccia il politico, chi sia scrittore rimanga tale, chi sia fabbro o falegname svolga il proprio lavoro con cura; io, che faccio la grafica, mi permetto di esprimere, oggi, un parere in quanto giovane di 25 anni. Sono giovane, faccio la giovane. Penso all’interesse attuale di noi giovani di cercare lavoro e di voler impiegare le nostre serate non solo dietro al bancone di un bar. Perché è questo che attualmente Varese ci offre. Tanti piccoli bar sparsi in giro per il centro, tutti molto carini ed accoglienti, ma nulla più di questi. Che poi non mi si venga a dire “Allarme giovani: coma etilico” !!!! Ai bar ci vado anche io, ed ammetto che per il mio compleanno ho speso 60€ in bevande alcoliche!
Il punto è proprio questo, cosa mi offre al momento la città di Varese? La mia, nostra, città di Varese? Ci stiamo spegnendo piano piano come candele allo scorrere del tempo. Non siamo più capaci di rinnovarci e cercare soluzioni alternative perché di stimoli non ne arrivano. Gli unici stimoli che arrivano sono quelli dei grandi; tant’è vero che oggi più che mai i ragazzi imitano i grandi in una maniera che, ogni tanto, fa quasi male al cuore. Ma grandi come me può darsi….io, Camilla Tofani, grandi come Camilla Tofani. Che vergogna vero? Mettendo nero su bianco ci si rende conto dei propri limiti e dei propri errori.
Ma è mai possibile che si guardi verso Piazza Monte Grappa il sabato pomeriggio e si vedano più ragazzi con la sigaretta in bocca che famiglie a fare una bella passeggiata? Come mai Piazza Della Repubblica è sempre vuota e sporca e mai che ci fosse un gruppo di amici a passarsi un pallone con i piedi? Ma come?! Ci piace il calcio solo quando gioca la Nazionale e Del Piero beve Uliveto così può fare tanta “plinplin”?
Prendiamo in mano queste piazze, diamogli vita! E non diciamo che di idee non ce ne siano, non lo diciamo. C’è un ragazzo che conosco che ha mandato una lettera al Sindaco di Varese, il signor Fontana, raccontando di come si sarebbe potuta utilizzare Piazza Della Repubblica e mai qualcuno che si sia degnato di mandargli una risposta, neanche per digli “No, grazie”. E lo so bene perché quel ragazzo è mio fratello, quindi che non si cerchino scuse alternative dicendo “Non è vero”. Poniamo il fatto che la lettera di mio fratello sia stata persa. Poniamo questo fatto come assolutamente veritiero….benissimo.
Arrivo subito al succo della questione: Perché non vendere l’isolino Virginia? Cosa c’entra la lettera di mio fratello e Piazza Della Repubblica? È tutta una questione di possibilità, possibilità lavorative e possibilità di svago differenti da quelle dei bar. È una questione di possibilità di vivere in una città migliore. Città che offre servizi e svaghi a qualsiasi tipologia di persona.
Come tutte le ragazze di 25 anni anche io ho un ex fidanzato, ricorderò sempre quello che Gabriele mi disse viaggiando per i colli Emiliani: “L’Italia è un museo a cielo aperto, dovrebbero far pagare il biglietto d’ingresso.” ed è proprio così! L’Italia, le strade, i canali, i sanpietrini, i colli, i sentieri, le montagne ed i laghi …….. tutto! Tutto è un museo a cielo aperto. E perché vogliamo vendere l’isolino Virginia e non renderlo meta turistica dando lavoro ai giovani? Perché non utilizzare le idee di un ragazzo per sfruttare al meglio Piazza Della Repubblica dando un minimo d’ordine, pulizia e possibilità lavorative a qualche giovane? (Anche perché conosco i progetti di rinnovo della piazza, ad esempio, ma sono idee che richiedono molto tempo e grandi investimenti, mentre altre idee più semplici ma ugualmente efficaci sono organizzabili in tempi brevi.)
Perché bisogna sempre pensare ai soldi che possono entrare nelle tasche della città, che poi tanto vengono spesi per abbellire rotonde delle quali dovremmo preoccuparci un po’ di meno, e mai ai soldi che potrebbero entrare nelle tasche dei giovani offrendo opportunità lavorative?
A dirla tutta forse questa mia lettera non ha troppa voce, perché non so quanto sia scritta bene, quanto si possa capire dalle mie parole. Se sia riuscita davvero a far emergere la mia rabbia nei confronti delle possibilità non sfruttate, se sia stata in grado anche solo di esprimere una mia vaga opinione. Non pretendo che voi abbiate le possibilità burocratiche, logistiche ed economiche per poter usufruire al meglio dell’isolino Virginia; pretendo che abbiate cura dei piccoli angoli comunali, dei piccoli spazi di verde (o di cemento) che potrebbero essere sfruttati in tanti modi che neanche riuscite a pensare.
È in arrivo EXPO 2015, pensateci bene prima di offrire servizi che non verranno considerati o pensateci bene a quanti servizi in più si potrebbero offrire ma che ancora non diamo. Andate per le strade a chiedere ai giovani cosa vorrebbero per questa nostra bellissima Città Giardino, andate alle fermate dei pullman e chiedete alle signore anziane di cosa avrebbero bisogno. Fornite possibilità, fornite obbiettivi….pensateci: preparatevi anche a fare questo quando scegliete di mettervi al servizio di una città.
Concludo riportando le parole di una capo scout rivolte al consigliere Nicoletti giusto un paio d’anni fa: “Guardi..io tra 30 anni se Dio vorrà sarò già sotto terra, ma lei stia attento a trattare bene questi giovani perché tra 30 anni sarà ancora qui a raccogliere i frutti del suo lavoro. Perché saranno proprio questi giovani che decideranno del suo futuro.”
Auguro una bella giornata a lei consigliere Nicoletti, al Sindaco Fontana, ai consiglieri tutti ed ai consigli piccoli, ma onesti, che ogni giorno noi cittadini poniamo a voi nei confronti di questa nostra e bella città.

Il titolo della mia lettera direi che parla chiaro: sabato 7 febbraio, alle 9.00 del mattino, aspetterò lei, consigliere, in Piazza Monte Grappa per bere un buon caffè e discutere di alcune idee che sono certa siano valide e positive per tutti. Si porti con sé chi ritiene più opportuno per parlare di progetti nei confronti della città.

Invito tutti i cittadini interessati a venire a bere quel buon caffè assieme a me e al consigliere. Se siete interessati alla sola condivisione di idee vi invito a mandarmi una mail con le stesse o ad utilizzare l’hastag #VAcomeprogettolacittà raccontandole. Mail: [email protected] .
Grazie per aver letto questa mia lettera e grazie per l’incontro di sabato. Nel caso in cui non potrà presenziare sabato mattina le chiedo se cortesemente può inviarmi una email per poterci riorganizzare assieme.
A sabato, Camilla Tofani ([email protected])