Un volo sulla città con le ali L’aliante dà magia a Varese

Varese è da sempre nota come “la città giardino”, ma per comprendere appieno questo nome, va vista dall’alto.

A 750 metri d’altezza, con il sole che la illumina nelle ore della seconda metà del mattino, ogni edificio appare nella sua bellezza e collegato da una rete di vie e strade a quello vicino.

I parchi, le ville, le case; un grande contesto cittadino cullato dal verde e che abbraccia il lago attraverso i comuni circostanti. Una vista del genere, da una prospettiva magica, è possibile da anni, grazie all’Aeroclub Adele Orsi, che sorge sulle sponde del lago di Varese nella zona di Calcinate del Pesce.

Una realtà che tutti conoscono, ma che forse non tutti hanno avuto la fortuna di “vivere dal di dentro”. Ed è per questo che l’aeroporto di volo a vela più grande d’Italia ieri ha deciso, per la prima volta dopo cinquant’anni, di chiamare a raccolta i cittadini attraverso un “Open Day” al quale, già dalle 9 del mattino, hanno preso parte curiosi e conoscitori di questa esperienza di volo unica.

Questo gioiello della città ieri si è aperto ai visitatori in tutta la sua unicità. E il protagonista indiscusso, ovviamente, è stato il cielo. «Abbiamo deciso di organizzare questo open day dopo le visite più assidue di alcuni curiosi – spiega , presidente dell’Aeroclub e membro della nazionale di volo a vela – Le persone non conoscono a fondo questa realtà e spesso la ritengono per certi versi “limitata”».

«Per esempio – prosegue – alcuni credono che l’aliante voli solo su Varese, invece l’aerodromo ha una posizione strategica per raggiungere le Alpi. Io per esempio sto puntando ai mille chilometri sulle Alpi anche se, per ora, sono arrivata solo a 900. Qui è perfino partito un volo che in undici ore ha percorso 1.633 chilometri, raggiungendo la Francia e la Svezia».

Acquaderni, che detiene 28 primati italiani, due record nel continente africano e due primati europei, ha sintetizzato il messaggio della giornata di ieri: «Desideriamo far conoscere qual è la nostra passione, e far capire che le nostre porte sono sempre aperte, non solo per questa giornata».

L’aeroporto che ed hanno voluto donare alla città ha mantenuto lo spirito dei due fondatori, volendo essere veicolo d’insegnamento e pratica del volo senza motore.

Già notato da parecchi esponenti del mondo sportivo, a marzo ha ospitato il Meeting Igc, evento che ogni anno raccoglie i rappresentanti di tutto il mondo affiliati alla Federazione Aeronautica Internazionale, e dal 5 al 12 settembre 2015 ospiterà la finale del Grand Prix di volo a vela.

La giornata di ieri è stata anche l’occasione per illustrare la storia dell’aerodromo e di questo sport, facendo incontrare i cittadini ed i piloti, aprendo i cinque hangar, e offrendo ai curiosi la possibilità di una simulazione di volo attraverso un prototipo unico realizzato in occasione dell’evento dai due soci Borbonese e Adinolfi, che in 3D replicava un volo attorno a Varese e al Campo dei Fiori in una giornata di primavera.

Ma la star è stata l’aliante. A prezzo ridotto in occasione dell’evento, era possibile vivere un’esperienza di volo guidati da un istruttore.

Un’avventura unica che noi abbiamo vissuto, alzandoci in volo e ammirando la bellezza di una terra che forse dall’altro possiamo apprezzare ancora di più.

Seduti e con il paracadute sulle spalle, ci siamo lasciati affascinare dalle acque del lago e dal Sacro Monte, riscoprendo i luoghi che più amiamo di Varese e innamorandoci anche noi di quella che Margherita Acquaderna definisce «la provincia con le ali».

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