Baglioni, amore di Varese Un’emozione senza età

Ci sono tre generazioni in coda per vedere Baglioni. Dai giovani che hanno appena imparato ad accordare la chitarra sulle note di Questo piccolo grande amore. Ai loro genitori che ascoltavano gli stessi brani quando erano ragazzi. E che ancora oggi li fanno girare sul giradischi, quando sono in cerca di romantiche emozioni. L’emozione si può toccare tanto è forte. C’è chi porta un vecchio vinile, con la firma dello stesso cantautore collezionata anni prima. Chi si è messo una maglietta a tema. E chi ha uno striscione con la scritta «sei il mio piccolo grande amore».

Accendini, come si usava un tempo, prendono il posto dei cellulari. Sembra che tutti, andando ad ascoltare Baglioni, vogliano tornare indietro, a qualcosa che si è perso ma che è sempre attuale.

Il concerto sarà coinvolgente e appassionante. Il pubblico, entusiasta, in piedi, canterà, dall’inizio alla fine, i pezzi in scaletta. Quelle di Baglioni sono melodie immortali non smettono di appassionare generazioni di fan. I testi hanno un’energia antica e nuova, composti su arrangiamenti che rivelano un’anima più rock che pop.

E un sound ricco e potente di una band che non si concede e non concede un solo istante di tregua alla fabbrica delle emozioni.

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