Eros Pagni porta l’arte sul Monte «Vi regalo le riflessioni di Testori»

Eros Pagni apre la rassegna al Sacro Monte. Domani, alle 21, si accendono le luci sulla terrazza del Mosè e sul festival “Tra Sacro e Sacro Monte”, voluto dalla Fondazione Paolo VI e diretto dal regista Andrea Chiodi.

Pagni, voce unica del teatro e del cinema, affronterà “Conversazione con la morte” di Giovanni Testori. L’opera rappresenta uno snodo cruciale del percorso esistenziale e creativo di Testori, della cui morte ricorre quest’anno il ventennale.

Non dica grande, sono una persona normale. È la prima volta che lo faccio, sono curioso di vedere come il pubblico recepirà ciò che propongo. È la prima volta che affronto un autore come Testori. È la prima volta che arrivo in quel luogo, spero in una buona reazione.

La proposta mi è arrivata da Andrea Chiodi, non so in virtù di cosa, e mi ha lusingato. Mi è stato assegnato un monologo “Conversazione con la morte” che nelle note di regia leggo ha interpretato Testori di persona per la prima volta al salone Pier Lombardo. Sono curioso di vedere cosa è, cosa succede. Ma vedo che l’interesse intorno a questa cosa è molto evidente il che mi responsabilizza.

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Adesso bisogna rinunciare perché l’età non mi permette più di fare certi personaggi per cui rimarranno dei ricordi ma ce ne sono ancora tanti di personaggi che vorrei fare. Non la posso più dare a bere ne ho 74 e non posso fare il quarantenne.

Il teatro per me è la vita! Come si fa a stancarsi della vita?

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