Autogrill spietata Licenziate 78 persone

Autogrill e Sea chiudono il contratto d’affitto per quattro locali al terminal 1 dell’aeroporto e 78 persone vengono dichiarate in esubero.

Detto, fatto. Senza alcun preavviso ai lavoratori, ieri Autogrill ha inviato comunicazione alle organizzazioni sindacali dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo per 78 dipendenti che lavorano nei punti vendita a marchio “Ciao”, “Spizzico”, “Sky Lounge” al piano mezzanino del terminal 1 e al bar “A Café”, nell’area centrale del piano check-in. Per Autogrill si tratta di una decisione «inevitabile» e la stessa società non intende adottare alcuna misura per soccorrere i suoi dipendenti con contratti a tempo indeterminato, la stragrande maggioranza donne, mamme con figli e, in molto casi, pure marito a carico a causa di un’occupazione da capofamiglia già persa

Niente mobilità, niente cassa integrazione. L’unica soluzione adottata da Autogrill sono i licenziamenti nudi e crudi per 65 operai tra part time e full time, 9 operai responsabili del servizio e 3 impiegati a vario livello. «Girava la voce che avremmo dovuto lasciare quei locali, ma il direttore ha sempre negato», racconta Cinzia Cocchi (rappresentante Flai). «Abbiamo chiesto un incontro urgente settimana scorsa ma ci è stato negato e da due mesi non ci viene concessa la possibilità di incontrare i dirigenti della società». Le fa eco Barbara Brambilla (Cisl): «Ci hanno sempre detto di stare tranquilli, ma Autogrill era a conoscenza da tempo di quello che sarebbe successo». Sconforto e rabbia si mischiano nelle voci e nei cuori di chi da anni lavora per Autogrill e ora si può sentire soltanto preso in giro, usato e messo da parte. «Siamo col sedere per terra», sbottano altre lavoratrici.

Al silenzio della società, sabato scorso i lavoratori hanno risposto dichiarando lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari e della flessibilità. Ieri, dopo tre giorni, Autogrill si è fatta sentire proclamando i licenziamenti collettivi.

Gli spazi che saranno abbandonati al 31 dicembre, saranno occupati da altri, molto probabilmente da MyChef, ma senza una cessione d’appalto che garantirebbe l’occupazione del personale già in carica.Prossimamente, informa Autogrill, sarà invece aperto un nuovo locale nella cosiddetta land side del T1 (imbarchi B), ma solo «una piccola parte delle figure professionali e delle relative ore di lavoro dichiarate in eccedenza potrano essere assorbite». Niente da fare, dunque, per tutti i 78 lavoratori. Alcuni di loro, nei tre giorni di agitazione, hanno lavorato con la fascia nera al braccio, un segno quasi premonitore di quello che sarebbe successo. Perdere il lavoro, è spesso perdere tutto

Malpensa

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