«Basta molestie, il lavoro è dignità»

L’accordo - Unione degli Industriali e sindacati Cgil, Cisl e Uil in campo contro violenza e discriminazione

Di molestie e violenze sui luoghi di lavoro non si parla spesso: eppure esistono e fanno male. Ci sono casi di minaccia, violenza, discriminazione così odiosi e spiacevoli da portare le persone ad andarsene dal proprio posto di lavoro, sebbene la legislazione offra tutele in merito. Oggi però il nostro territorio ha deciso di muovere passi aggiuntivi importanti: l’Unione degli Industriali di Varese, Cgil Varese, Cisl dei Laghi e Uil Varese hanno firmato ieri un accordo nella sede varesina di Univa per l’istituzione

di un tavolo di monitoraggio locale con lo scopo di prevenire, sensibilizzare e contrastare i fenomeni delle molestie e della violenza nei luoghi di lavoro. «Siamo convinti – spiega Vittorio Gandini direttore dell’Unione Industriali – che già oggi il sistema composto dalla legislazione italiana, dai Contratti Nazionali e dai vari accordi aziendali offrano garanzie su tali e delicate questioni riguardanti la vita in azienda. Ogni nuova iniziativa, però, può contribuire a prevenire eventuali ed eccezionali fenomeni di violenza e discriminazione. Che danneggiano tutti: le singole persone che ne sono vittima, così come la stessa impresa quale luogo e comunità di promozione di una vita serena». Il tavolo si riunirà con cadenza semestrale e avrà l’obiettivo di valutare la situazione in provincia di Varese e di suggerire eventuali linee di indirizzo utili alla sensibilizzazione e al contrasto del fenomeno.

Questo, spiegano i segretari di Cgil Cisl Uil territoriali, Umberto Colombo, Roberto Pagano, Antonio Massafra «è il primo accordo a Varese per prevenire e contrastare il fenomeno delle molestie e la violenza sui luoghi di lavoro. Obiettivo comune, quello di tutelare la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori con uno strumento per favorire relazioni interpersonali basate su principi di eguaglianza e reciproca correttezza. Tutto il sindacato territoriale sarà impegnato a diffondere il contenuto dell’accordo per sensibilizzare i lavoratori e, nel concreto, prevenire e contrastare un inaccettabile fenomeno». L’intesa siglata impegna infatti le parti sociali ad individuare sul territorio le strutture locali (interne o esterne all’azienda) più adeguate ad assistere le persone vittime di molestia e violenza sia da un punto di vista psicologico, sia legale. Le imprese saranno poi chiamate alla sottoscrizione di una dichiarazione di principi, in cui l’azienda «ritiene inaccettabile ogni atto o comportamento che si configuri come molestie o violenza nel luogo di lavoro, e si impegna ad adottare misure adeguate nei confronti di chi le ha poste in essere». Un preciso impegno etico contro le molestie e la violenza che, si legge nell’accordo «si verificano quando uno o più individui subiscono ripetutamente e deliberatamente abusi, minacce e/o umiliazioni in contesto di lavoro. La violenza si verifica quando uno o più individui vengono aggrediti in contesto di lavoro. Le molestie e la violenza possono essere esercitate da uno o più superiori, o da uno o più lavoratrici o lavoratori, con lo scopo o l’effetto di violare la dignità della persona, di nuocere alla salute e/o di creare un ambiente di lavoro ostile». Da qui poi l’impegno a riconoscere «il principio secondo cui la dignità degli individui non può essere violata da atti o comportamenti che configurano molestie o violenza e che vanno denunciati i comportamenti molesti o la violenza subiti sul luogo di lavoro».