Dalla riunione in centro città alle prime fiere

Correva l’anno 1945...

Mentre si avvicina la data dei festeggiamenti per i settanta anni del sodalizio che sul territorio riunisce e rappresenta un gran numero di imprese artigiane, un salto all’indietro ci riporta a quel 6 agosto 1945 quando si tenne la prima riunione “ufficiale” nella sede provvisoria ubicata in alcuni locali della Camera di Commercio in pazza Monte Grappa.

Da quella data in poi ci sono le foto in bianco e nero, ma anche i ricordi legati al mondo economico e alla vita del nostro territorio. Nel giro di un decennio i soci di quella che allora si chiamava Associazione Artigiani della provincia di Varese passarono da 400 a 4.000 e furono messe in piedi nove edizioni della fiera dell’artigianato, la cui “prima volta” fu ospitata a Varese nella palestra di via 25 Aprile.

Proprio alla fiera sono legate alcune curiosità: nella prima edizione furono esposti prodotti che, per il tempo, erano considerati avveniristici come antifurti, mobili bar e cacciaviti automatici. Da segnalare anche che durante la quinta edizione della fiera, svoltasi a Busto, fu ospitato il presidente della Repubblica Luigi Einaudi: fu la prima visita di un Capo di Stato sul nostro territorio dopo il ripristino della democrazia. I primi venti anni di storia del sodalizio si intrecciano con tappe fondamentali per il settore: dall’approvazione della legge sull’apprendistato alla legge quadro di disciplina del settore. Sono anche gli anni che portano dalle difficoltà del dopoguerra al boom economico: nel 1959 l’associazione sposta la sua sede provinciale in via Medaglie d’Oro.

Ma è alla fine degli anni ’50 che si comincia già a pensare a un organismo cooperativo che agevolasse la concessione di crediti ai soci e fu fondata la Cooperativa Artigiana di Credito e Garanzia. Con la celebrazione dei primi venti anni di vita, nel 1965, si arrivò anche all’adesione al sistema Confartigianato: una svolta epocale per un’associazione da sempre orgogliosa della sua indipendenza.

I tempi però erano cambiati e ci si rese conto che le battaglie per la categoria andavo combattute unendo le forze a più alti livelli. Intanto i soci erano saliti a oltre quota settemila.