Il grande sport made in Varese sostiene l’economia

Dagli occhiali ai caschi e fino alle staffe per cavalli. Le aziende della nostra provincia sono ai primi posti

Varese e lo sport: il connubio è stretto. Il nostro territorio sta riscoprendo lo sport come un catalizzatore di interessi diversi: lo sport fa bene alla salute, allo spirito, è capace di aggregare le persone, ma è anche capace di creare un indotto economico importante. E non solo perché gli eventi sportivi sul territorio portano persone che hanno bisogno di strutture ricettive per soddisfare le loro necessità turistiche e dunque mettono in circolo denaro, ma ci sono anche imprese importanti che, sul nostro territorio, realizzano prodotti legati allo sport, che arrivano sui mercati di tutti il mondo. Infine sono tante le nostre imprese che, a vari livelli, sponsorizzano eventi sportivi e squadre che grazie al loro contributo riescono ad ottenere risultati di un certo livello.

Ma torniamo alle imprese: occhiali, caschi, costumi, staffe per cavalli. Chi più ne ha ne metta: tutto made in Varese.

Pensiamo a due settori vicini tra loro, non tanto per affinità produttive, quanto per i prodotti realizzati, che “vestono” le persone: il tessile e l’occhialeria. Due comparti che sul nostro territorio macinano numeri importanti: il distretto dell’occhialeria, secondo i dati dell’Unione Industriali varesina, conta sul territorio una sessantina di aziende che impiegano più di 1800 addetti, senza calcolare la distribuzione specializzata degli ottici, in pratica il Varesotto rappresenta da solo il 3% dei produttori nazionali del settore e circa il 4,5%

dell’occupazione. Ebbene, in questi due comparti ci sono imprese che hanno linee di prodotti di altissimo livello proprio per lo sport: dalle aziende che fanno tessile tecnico, con tessuti antibatterici nati proprio in ambito sportivo alle imprese che fanno maschere da sci, lenti per gli occhiali da piscina e visiere per i caschi da bici. Tra queste c’è la Nomec di Venegono Superiore che nasce come produttore di stampi, mentre oggi ha linee di occhiali per tutti i gusti: gli stampi e le visiere della Nomec sono famosi per aver girato praticamente tutto il pianeta, «Russia, Germania, Turchia, Algeria, Stati Uniti sono i principali mercati di riferimento all’estero – spiega Luca Talamona, amministratore delegato di Nomec -. La novità di quest’anno sono le visiere per i caschi neve e i caschi ciclo: una nuova idea di casco dove non ci sono più gli occhiali ma visiere integrate». E sempre in tema prodotti tecnici legati allo sport, è famosa la Omnia Plastica di Busto Arsizio, azienda di produzione di semilavorati plastici che confeziona un dettaglio delle lenti per gli occhialini da piscina del famosissimo nuotatore statunitense Michael Phelps. E per restare in acqua è gallaratese la famosa Jaked, che produce i velocissimi costumi da nuoto che accompagnano le nuotatrici di tutto il mondo come Federica Pellegrini alla vittoria,.

Ed è spesso dalla passione per lo sport che nascono nuove idee di business. Vanessa Barea è figlia d’arte, nel senso che ha sempre respirato l’aria imprenditoriale, nell’azienda del padre la Btsr International Spa che si occupa di sistemi elettronici di controllo per l’industria. Ma la sua vera passione è l’equitazione, che poco concilia con il meccanotessile: ma se buon sangue non mente qualche mese fa Vanessa mette in piedi una start up per creare una staffa super high tech, sicura al 100%, con un tocco glamour in più: «Si possono creare staffe personalizzabili per colore, grafica e materiali con cui inseguire le tendenze del momento o creare pezzi evergreen. Sfiziose collezioni permanenti e piccoli gioielli in esclusive edizioni limitate arricchiscono un oggetto che, fino ad ora, non ha potuto esprimere le sue potenzialità», racconta la giovane imprenditrice. Qualcosa di nuovo, dunque, con un’idea tutta varesina: un prodotto costruito in maniera che il cavaliere possa agilmente liberarsi dalla staffa che in breve ha ottenuto tre brevetti internazionali e un certificato di sicurezza.