Imprese e banche: due lingue “Credit Pass” fa da traduttore

Non è soltanto la stretta creditizia a creare difficoltà alle imprese nel loro rapporto con il sistema bancario.

«Il problema è proprio capire cosa ci chiedono» spiega Silvio Del Deo, titolare della Depo Pack di Saronno, impresa artigiana che opera nel settore farmaceutico del confezionamento di medicinali.

Imprese e banche sembrano parlare lingue diverse: «Le imprese devono presentarsi al meglio per poter accedere ai finanziamenti, ma non è sempre facile parlare il linguaggio che le banche si aspettano da noi» spiega l’imprenditore.

E le imprese di minori dimensioni, quelle artigiane, aggiunge Del Deo «molto spesso non hanno al loro interno una persona che si occupa solo di finanza in grado di preparare report e documenti».

Ecco così che sempre più spesso «l’imprenditore subisce la banca, non la vive». Sono lontani, racconta Del Deo «i tempi in cui il direttore di banca faceva visita in azienda, guardava i reparti, discuteva con noi i progetti».

Ora tutto si riduce a indici, rating e carte: «Fino al 2008, quando non c’era neppure il sentore della crisi, in banca mi stendevano i tappeti rossi. Oggi mi ritrovo ad ogni inizio di anno a non sapere quali saranno i miei costi bancari perché non so come e se verrà modificato il mio rating: ora ad esempio noi ci troviamo costi di gestione praticamente raddoppiati perché il nostro rating è peggiorato».

L’aiuto, sottolinea Del Deo, in questi anni «non mi è certo arrivato dalle banche, piuttosto sono stato molto aiutato da Confartigianato, che è venuta, ha guardato con me le nostre prospettive, mi ha aiutato per presentarmi al meglio. Di questo abbiamo bisogno noi imprenditori: di qualcuno che ci aiuti da vicino». Ecco perché Confartigianato Imprese Varese ha deciso di accompagnare gli imprenditori nei loro singoli percorsi di accesso al credito con un supporto dedicato di consulenza finanziaria.

“Credit Pass” è il servizio che la Confartigianato varesina ha attivato per aiutare nel dialogo banca-impresa, partendo dalla sensibilizzazione delle aziende sul tema della cultura finanziaria e aiutando le banche a considerare ciascun singolo imprenditore come caso unico. «Alle imprese – spiega Mauro Colombo, direttore di Confartigianato Varese – mettiamo a disposizione strumenti e professionalità per aiutarle a gestire bene gli aspetti finanziari, aprire un dialogo con le banche basato su dati oggettivi e anche su ciò che rappresenta l’impresa per questo territorio. Perché banche e imprese devono imparare a capire come poter intervenire sui propri punti deboli e trovare vantaggi reciproci nella loro collaborazione».

Crollo da 50 miliardi.

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