In classe torna la cultura d’impresa Le aziende si costruiscono il futuro

«Ci siamo impegnati non solo ad aprire i cancelli delle imprese agli studenti. Abbiamo fatto di più: siamo entrati nelle scuole per portare il nostro contributo alla formazione dei ragazzi e all’aggiornamento del corpo docente. Abbiamo organizzato stage, visite aziendali e lezioni d’impresa».

In poche parole Tiziano Barea, vicepresidente dell’Unione Industriali varesina ha riassunto ieri, al Teatro Santuccio di Varese alla consegna delle borse di studio ai 27 migliori studenti degli istituti superiori della nostra provincia, l’articolato progetto Generazione d’Industria.

Che, giunto alla terza edizione, anche quest’anno ha coinvolto venti imprese meccaniche e del terziario avanzato del territorio (Adr, BTicino, Whirlpool, Btsr, Ceai, Spm, Comerio Ercole, Ficep, Fossa, Pangborn Europe, Rettificatrici Ghiringhelli, Samic, Sices Group, Imeas, Sofinter Group, Elmec, Pomini, Riganti, Imf, Mazzoni LB), nove istituti tecnici industriali e professionali della provincia, oltre a tutti i docenti, studenti, tutor aziendali che in questi mesi hanno lavorato fianco a fianco con un solo obiettivo: «Riportare la cultura d’impresa nella scuola e tra i giovani».

Sono state le stesse imprese che, tre anni fa, si sono rivolte ad Univa per mettere in piedi un progetto che potesse portare a colmare alcuni dei gap che oggi il mercato del lavoro presenta: nonostante i dati occupazionali, ci sono alcune figure professionali difficili da trovare e anche quando disponibili non sono subito pronte per poter essere inserite nel mondo del lavoro.

Formazione scolastica e necessità lavorative non vanno sempre nella stessa direzione.

Ecco perché è nato Generazione d’Industria, in collaborazione con la Provincia di Varese e l’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese: ospitando i ragazzi in azienda, per lunghi periodi di stage «gli imprenditori e i loro collaboratori si sono spesi in prima persona» ha spiegato Barea, «realtà aziendali del settore della meccanica e del terziario avanzato che, aderendo e portando avanti l’iniziativa, hanno dimostrato la loro “responsabilità sociale” nei confronti di quei giovani di cui tutti parlano, a cui tutti danno consigli, ma che solo pochi aiutano concretamente a realizzare i loro sogni».

Generazione d’Industria, che nei prossimi anni coinvolgerà anche altri settori, ha ogni anno un fitto programma per gli studenti, i docenti e le imprese stesse.

Prima di tutto durante l’anno scolastico le imprese accolgono gli studenti delle classi quarte e quinte con stage di lunga durata e con la possibilità di proseguire l’esperienza durante il periodo estivo; le imprese diventano poi anche protagoniste a scuola: gruppi di studenti vengono coinvolti in corsi tenuti dalle aziende sia in orario scolastico, sia extrascolastico.

Infine c’è l’aggiornamento dei docenti che avviene soprattutto con visite in azienda che permettono un confronto diretto con i tecnici delle imprese, in grado di aggiornare i professori e i dirigenti scolastici sulle ultime evoluzioni nei processi produttivi e nell’organizzazione del lavoro.

Tutto questo in tre anni ha portato alla premiazione di 81 studenti attraverso borse di studio (per complessivi 72mila euro); 54 docenti sono stati coinvolti, si sono tenute undici visite aziendali, e 60 ore di formazione congiunta con le scuole, che tra dirigenti scolastici, professori, titolari di azienda e loro dipendenti hanno coinvolto 104 persone.

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