Incentivi per sostenere la ripresa. «Industria 4.0 è la risposta giusta»

Il bilancio di Federmacchine, che traccia la strada da percorrere sulla base dei primi risultati sul finanziamento alle imprese

Quando le imprese chiedono un sostegno all’industria sanno cosa serve all’economia del Paese: gli incentivi funzionano e sanno davvero sostenere la ripresa.

E a dimostrarlo sono anche i numeri emersi ieri all’assemblea di Federmacchine, la federazione nazionale delle associazioni dei produttori di beni strumentali della quale fanno parte moltissime imprese varesine: rispetto agli ordini raccolti dai costruttori italiani di beni strumentali sul mercato domestico nel 2017, il 65% è stato acquisito in regime di Iperammortamento e il restante 35% con il Superammortamento.

«Di fatto – ha affermato Sandro Salmoiraghi, presidente Federmacchine – con il Piano Nazionale Industria 4.0, l’Italia si è dotata di un piano di politica industriale efficace. Sono pochi i Paesi Europei a poter contare su un sistema di supporto e incentivi all’innovazione così strutturato. Iper e Super-ammortamento, Nuova Sabatini, Credito d’imposta per le spese di Ricerca e Sviluppo, Patent Box, misure per le Start-up e le PMI innovative sono tutte misure che stanno funzionando bene».

Nel 2016, il fatturato dell’industria italiana costruttrice di beni strumentali si è attestato a 42,5 miliardi di euro, segnando un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente.

Il risultato è stato determinato principalmente dal buon andamento delle consegne sul mercato interno, trainate dalla vivace domanda di beni di investimento, più moderato invece l’incremento dell’export.

Sono positive anche le previsioni per il 2017, in virtù soprattutto delle misure previste dal Piano Nazionale Industria 4.0.

«Rispetto ad un primo momento di timore dovuto alla necessità di comprendere e chiarire i termini delle misure – ha affermato Salmoiraghi – le industrie italiane hanno dimostrato di apprezzare i provvedimenti contenuti nel piano e i dati di raccolta ordini sul mercato italiano lo confermano».

I passi da fare sono ancora molti e, per questo, ha continuato Salmoiraghi «chiediamo alle autorità di governo di non abbandonare il campo proprio ora che le misure cominciano a dare i primi frutti. In particolare, potrebbe essere utile trasformare il Superammortamento in provvedimento strutturale, anche per adeguare gli attuali coefficienti di ammortamento che non corrispondono più alla reale durata dei beni, e prevedere l’inserimento dell’Iperammortamento anche nella prossima Legge di bilancio, prolungandone l’operatività rispetto agli attuali termini fissati».

Bene dunque il Piano Nazionale Industria 4.0. «ma ciò non è sufficiente. Occorre intervenire anche sulle politiche fiscali e contributive anzitutto con l’azzeramento del cuneo fiscale per i giovani neoassunti e una ulteriore riduzione per tutti gli altri».