Jobs Act, rivoluzione da conoscere Gli artigiani ne parlano alle aziende

Il 4 marzo, a Malpensafiere, i quesiti sulla riforma del lavoro troveranno risposta: ospite dell’incontro sarà Emmanuele Massagli

Le imprese attendevano da tempo una riforma del mercato del lavoro più completa e incisiva e ora che i decreti attuativi del Jobs Act sono stati scritti è bene studiarli da vicino per capire la portata del pacchetto normativo e per vedere se c’è qualche novità da poter sfruttare per far ripartire l’occupazione.

Certo, come sottolinea la Confartigianato varesina «l’occupazione non si crea con una legge delega (un po’ di scetticismo da parte delle imprese c’è stato) ma uno scossone glielo può dare».
Questo è ciò che si spera farà nei prossimi mesi il Jobs Act: perché, non dimentichiamolo, partiamo da una situazione difficile, che nel terzo trimestre dello scorso anno vedeva ancora un tasso di occupazione dei giovani under 35 al 39,8%, parliamo di oltre 2,5 milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono occupati né inseriti in percorsi scolastici o formativi.
E applicando le ultime previsioni del Governo si prevede che l’occupazione ritornerà sopra al livello pre-crisi del 2007 solo nel 2034, ben 27 anni dopo.

Qualcosa bisognava e bisogna fare e oggi sembra che gli imprenditori abbiano deciso di riporre la loro fiducia in questo nuovo pacchetto normativo del Jobs Act, che punta sulla semplificazione delle regole sul lavoro e sulla riduzione dei costi a carico delle aziende.
Perché le imprese artigiane, nonostante la crisi, sono quelle che davvero stanno continuando a dare lavoro ed è per questo che Confartigianato Imprese Varese ha organizzato il seminario gratuito “Jobs Act: tutto quello che serve alle imprese”, per mercoledì 4 marzo, a Malpensafiere a Busto Arsizio, alle 18.30.
Saranno presenti Emmanuele Massagli, presidente di Adapt e i professionisti di Confartigianato Varese Giulio Di Martino e Alfonsina Galeone.
Il primo incontro in provincia di Varese per spiegare, nel dettaglio tecnico e con indicazioni pratiche, ciò che le imprese possono realmente fare con il Jobs Act.

Un dibattito aperto su di un tema che è oggi vivo più che mai: «Andare verso l’impresa significa rispondere ai suoi bisogni» spiega Davide Galli, presidente di Confartigianato Varese. «È questo il motivo che ha portato Confartigianato Varese a muoversi con chiarezza sugli argomenti di stretta attualità come il Jobs Act: la decontribuzione per tre anni in caso di assunzioni a tempo indeterminato, gli indennizzi in caso di licenziamento illegittimo e i contratti a termine senza alcuna modifica hanno suscitato curiosità».

Sul tavolo ci sono argomenti che in questo momento economico ancora difficile ma di annunciata ripresa, possono fare la differenza: contratto a tutele crescenti senza costi aggiuntivi per le imprese fino a 15 dipendenti, incentivi per l’occupazione, riordino delle forme contrattuali, nuove regole per i licenziamenti e gli ammortizzatori sociali.
«Il Jobs Act una certa attenzione nei confronti delle piccole imprese l’ha avuta – aggiunge Galli – anche se si può ancora correggere il tiro e concentrarsi di più sui bisogni reali delle aziende ed è per questo che pensiamo si stia partendo con il piede giusto: lo sforzo da parte del Governo è positivo e la direzione corretta».
«La riforma del mercato del lavoro è un provvedimento ambizioso che, questo lo abbiamo sempre sostenuto, non deve portare incrementi di costo alle aziende ma restituire competitività al tessuto produttivo del nostro Paese».
Le iscrizioni per partecipare all’incontro sono aperte, registrandosi sul sito dell’associazione: www.asarva.org.