L’aerospazio raddoppia l’export. Ma c’è l’incognita di Finmeccanica

Punti di forza - Varese resta al top in un settore che, in Lombardia, registra il 33% delle esportazioni italiane

Dati migliori sul fronte delle esportazioni era difficile immaginarseli per il settore dell’aerospazio lombardo, in cui la provincia di Varese fa la parte del leone, ma qualche nube sul futuro continua a permanere, soprattutto in relazione al riassetto in corso di Finmeccanica Leonardo. La competitività sui mercati mondiali del settore sta proprio nei valori dell’export che sono raddoppiati rispetto al periodo precedente la grande crisi economica internazionale.
Una performance superiore del 20% rispetto a quanto realizzato da questo settore nelle altre regioni italiane e del 70% in confronto alla media delle esportazioni nazionali che pure è

cresciuta. Più del 33% delle vendite all’estero di prodotti italiani dell’aerospazio, aerei, elicotteri, satelliti e la componentistica, proviene dal distretto lombardo, che vede protagoniste le aziende della provincia di Varese.
I nomi sono noti e rappresentano un vanto per tutto il sistema Varese: Agusta Westland, Alenia Aermacchi e Selex Es. La forza di questo settore sta anche nel distretto aerospazionale sorto nel 2009 e che ha il nome di Aerospace Cluster, il quale conta un’ottantina di soci; ne fanno parte non solo le 220 aziende del comparto che danno lavoro a circa 16mila persone, piccole e medie imprese comprese, ma anche università e centri di ricerca; uno dei soci fondatori è anche l’Unione degli Industriali della provincia di Varese.
L’Aerospace Cluster che è in attesa della nomina del nuovo presidente dopo la fine del mandato di Carmelo Cosentino, è organizzato in gruppi di lavoro: scientifico, marketing e internazionalizzazione, supply chain, formazione e credito e finanza. Un distretto capace di produrre beni per 4.6 miliardi di euro e che favorisce l’innovazione come caratteristica fondamentale, con il sostegno ai programmi di ricerca, in particolare delle Pmi.
Se i dati relativi alle esportazioni sono eccellenti, qualche dubbio sul futuro aleggia sempre tra gli imprenditori del settore. Una delle preoccupazioni più ricorrenti è quello del riassetto in atto di Finmeccanica Leonardo, con le ex società operative che ora sono diventate divisioni, con relativa lentezza nelle decisioni da prendere e soprattutto pagamenti differiti anche oltre i 180 giorni; fattore che ovviamente non può non preoccupare soprattutto le piccole imprese del comparto.
Una situazione negativa che potrebbe però, come molti auspicano, essere transitoria con disagi da mettere in conto, almeno in parte, fino a quando il riassetto di Finmeccanica, ora ribattezzata Leonardo, non sarà completato in tutti i suoi aspetti. Le Pmi gioano un ruolo di primo piano per completare una filiera vincente che è alla base del successo mondiale dei prodotti aerospaziali lombardi e prima di tutto varesini.
A generare qualche preoccupazione per il futuro del settore, sono anche altri fattori di natura esterna al nostro Paese, soprattutto macroeconomici e legati alle scelte politiche, come ad esempio la frenata dell’economia di alcuni Paesi emergenti.
Un’altra incognita è rappresentata dalla contrazione dei budget militari nei Paesi occidentali e un rallentamento della richiesta di elicotteri del comparto oil&gas, dovuto probabilmente al calo del prezzo del petrolio, che colpisce le aziende petrolifere, le quali utilizzano meno gli elicotteri per spostarsi da una piattaforma all’altra.