L’asta del business: c’è chi è smemorato. E chi fiuta gli affari

Torna la vendita degli oggetti smarriti a Malpensa. Venerdì 20 novembre in “palio” 148 lotti: ressa ieri per visionarli. Maxi acquisti in vista. Poi torneranno sul mercato

La gente riesce a dimenticare veramente di tutto quando viaggia. E così, le dimenticanze di alcuni, di molti per la verità, possono diventare l’affare per altri.
Venerdì all’aeroporto di Malpensa ci sarà l’asta della filiale di Varese dell’Istituto Vendite Giudiziarie degli oggetti dimenticati in aeroporto e che nessuno è mai tornato a cercare e riprendersi: alle 9.30 al Terminal due verranno battuti 148 lotti che ieri e oggi sono a disposizione degli interessati per essere preventivamente visionati (nel magazzino dell’Aeroporto di Milano Malpensa 2, zona partenze, piano terra).

Un’asta che venerdì sarà aperta a tutti, ma attenzione, meglio presentarsi presto e armati di buona pazienza: queste aste sono sempre super affollate di gente in cerca dell’affare giusto, dal padre che cerca un tablet a buon mercato per il figlio al venditore ambulante che compra interi lotti di abiti fino al curioso in cerca di qualche oggetto esotico particolare.
E questi ultimi, guardando l’elenco degli oggetti che saranno venduti all’asta, saranno accontentati: ci sono due narghilè

in vetro e metallo, con relativo materiale e accessori per l’uso valutati venti euro. Ma c’è anche un lotto di souvenir con quadretti a olio su legno di paesaggi vari, stampe orientali su legno, calamite, scatole porta gioie, un piatto etnico.
Oppure c’è un interessante lotto per chi è alla ricerca di articoli per l’infanzia contenente seggiolini per auto, pigiamini, vestiti, peluches e persino una bicicletta da bambina. Curioso il lotto contenete tre chitarre acustiche in legno complete di custodia, che potranno far felici gli appassionati del genere, valutate da perizia 75 euro.
Una marea di vestiti, giacche, valigie sono poi a disposizione in corposi lotti: certo, bisogna prendere quello che capita, ci saranno vestiti più o meno buoni, più o meno usati, ma di certo sulla quantità qualcosa di interessante viene sempre fuori.
Lotti che, di solito, vengono interamente acquistati da esercenti per poi essere rivenduti sulle bancarelle di abiti usati. Gli articoli più ricercati però sempre quelli tecnologici: oltre duecento telefoni saranno battuti all’asta venerdì in lotti da dieci cellulari ciascuno di varie marche e vari modelli per una base di 80 euro a lotto.
Ci sono poi più di una quarantina di iPad, completi di custodia, per un prezzo base d’asta che si aggira intorno ai cento euro ciascuno: parliamo di vari modelli più o meno nuovi e recenti ma che sicuramente potranno far felice chi è alla ricerca dell’affare.

In ambito tecnologico ci sono poi computer portatili e cinque macchine fotografiche reflex: c’è anche una valigia contenente attrezzatura fotografica da sub, al prezzo base d’asta di 50 euro.
E attenzione, c’è una regola chiara e ben evidenziata per chi compra tecnologia: chi acquista computer, telefoni e macchine fotografiche digitali dovrà provvedere alla distruzione di tutti i dati contenuti e i trasgressori, che utilizzeranno impropriamente dati e immagini, saranno perseguibili a termine di legge.
Qualche ultima curiosità: gli articoli più dimenticati? Occhiali e orologi, all’asta ce ne saranno tantissimi, ma anche libri (e per i più digitali ci sono anche 30 e-book reader) cappelli, gioielli e sciarpe.