Lunedì sciopero dei tessili Nel mirino la sede di Univa

Contratto nazionale Tessilivari, lunedì 30 giugno la manifestazione unitaria dei sindacati confederali arriva sotto le finestre dell’Unione Industriali di Varese. «Stesso lavoro, stesso contratto» chiederanno i rappresentanti di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil. Varese diventerà il centro della battaglia: da quindici mesi il presidente della federazione Tessilivari (che fa parte di Confindustria), il bustocco Matteo Cavelli, si rifiuta di rinnovare il contratto siglato da Sistema Moda Italia e sindacati.

«Oltre ad attaccare la stessa Confindustria, colpevole di avere sottoscritto il rinnovo, Cavelli ripete di non volere il confronto con il sindacato, prospettando un modello di relazioni fai da te con i lavoratori» denuncia Ernesto Raffaele, segretario della Filctem-Cgil. «Un modello medievale, dove il “padrone” decide indipendentemente dalle norme contrattuali nazionali consolidate, dove salario, ferie, malattia, permessi sindacali e ruolo delle Rsu sono frutto di decisioni unilaterali e arbitrarie, e dove la crisi viene scaricata sulle spalle dei lavoratori».

Le aziende coinvolte in provincia di Varese sono una trentina, per circa 300 occupati. Qualche azienda si è già tirata indietro, accettando il contratto Smi, ma i Tessilivari cercano di attrarre aziende dalla galassia Smi. «Cavelli vorrebbe risparmiare sui costi del contratto nazionale – attacca Raffaele – ma le sue aziende non vanno bene. Applica il contratto di solidarietà a Busto, dove ha dichiarato un esubero del 40% della forza lavoro su 40 addetti».

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