Malgesso, 300 protestano per avere il contratto

Gli addetti e gli operai del settore della gomma plastica della Lombardia si sono dati appuntamento ieri mattina davanti ai cancelli della ditta Ilpea di Malgesso, di proprietà di Paolo Cittadini, presidente della Fngp Confindustria. Circa 300 lavoratori hanno partecipato al sit di protesta sul mancato rinnovo del contratto nazionale di categoria, scaduto il 31 dicembre del 2012.

Attualmente la trattativa è ferma, perché le controproposte degli imprenditori sono giudicate inaccettabili dai sindacati. Ieri mattina a Malgesso un grande striscione dei lavoratori di un’azienda della provincia di Bergamo, riassumeva efficacemente le richieste e lo stato d’animo dei lavoratori scesi in strada.

“Noi meritiamo e pretendiamo un contratto rispettoso e dignitoso” recitava lo striscione sorretto dagli operai. Tanti i lavoratori presenti e provenienti da tutta la regione: Milano, Brescia, Bergamo, Monza Brianza e Lecco. Tutti uniti per far valere le proprie ragioni, anche rumorosamente con fischietti e tamburi, con il sottofondo della musica, da Bella Ciao e Davide Van de Sfroos.

«Le aziende vogliono far pagare la crisi ai lavoratori mettendo in discussione i loro diritti» ha detto Leonardo Baratto, rsu della Filctem Cgil della provincia di Brescia. Ieri a Malgesso la protesta dei lavoratori e dei sindacati è stata forte e unitaria, senza divisioni. «Il nostro stipendio continua a perdere potere d’acquisto, non si riesce più ad arrivare nemmeno alla terza settimana» ha protestato Filippo Di Maio, rsu Uiltec. «Sono preoccupato per il futuro dei miei figli che si affacciano al mondo del lavoro – ha sottolineato Pietro Muraca, rsu Femca Cisl – basta con la politica del meno peggio; vogliamo ciò che ci spetta di diritto». «L’organizzazione datoriale si concentra sullo sfruttamento della manodopera anziché concentrarsi su qualità e innovazione dei prodotti» ha concluso Rosalba Cicero, segretario regionale Filctem Cgil.

Malgesso

© riproduzione riservata