Telegram, la “killer application”. Decolla la rivoluzione del digitale

Nuova comunicazione - Inventata nel 2013, l’applicazione è destinata a fare il botto quest’anno. Ecco perché

– All’apparenza Telegram sembrerebbe una comune applicazione di messaggistica istantanea: in realtà è dotata di numerose funzionalità che la rendono uno strumento di comunicazione potente, flessibile e innovativo.
L’applicazione è stata inventata dai due fratelli Nikolai e Pavel Durov, già fondatori del social network più utilizzato in Russia VK (VKontakte), nel 2013 ma sarà il 2016 l’anno della svolta di Telegram. A febbraio di questo anno sono stati raggiunti i 100 milioni di utenti, circa un terzo di quelli di Twitter. Definita da molti la “killer-application” (l’applicazione che soppianterà) WhatsApp e Facebook Messenger, da altri come una piattaforma che rivoluzionerà la comunicazione digitale. Cosa caratterizza Telegram, quali sono i suoi aspetti innovativi?
L’applicazione è gratuita, immediata nell’utilizzo e disponibile su qualunque piattaforma: esiste una versione per tutti i principali sistemi operativi sia mobile, tablet o computer, oltre ad una versione web, tutte senza alcun costo iniziale o canone annuale.

Il sistema di messaggi si divide principalmente in due tipologie diverse: è possibile creare una chat con i propri amici e anche una chat segreta, la particolarità è il timer che si può applicare ai messaggi, scaduto il quale si autodistruggeranno. Nelle piattaforme di messaggistica istantanea più comuni il messaggio viene salvato nella rete e visualizzato sia al destinatario sia al mittente. Cancellare un messaggio da uno dei due lati non comporta l’eliminazione del messaggio stesso,

perché sarà ancora visibile sull’altro dispositivo. Questo non accade nelle chat segrete di Telegram: un messaggio eliminato scompare del tutto dai dispositivi.
Il sistema di messaggi dei fratelli Durov offre la possibilità di scambiare qualunque tipo di file anche di grandi dimensioni, fino a 1,5 GB. Telegram non si limita a un semplice scambio di messaggi o di foto, ma permette la condivisione di qualunque materiale anche pdf, file compressi e foto in alta risoluzione, tutto senza perdere in qualità. In ambito di comunicazione digitale e sistemi di messaggistica istantanei è normale chiedersi se sia una piattaforma sicura: a questo proposito i fondatori della piattaforma gli hacker a cercare di forzare il sistema e trovare eventuali falle nel codice, premiandoli con cospicui rimborsi economici: 300,000 dollari a chiunque sia in grado di decriptare un messaggio inviato da Telegram. Ad adesso non ci è ancora riuscito nessuno. Quest’applicazione, però non si limita ad un sistema di messaggistica tra uno o più contatti della nostra rubrica: esiste la possibilità di creare anche dei gruppi (o Supergruppi) sia privati che pubblici.
Come è intuibile dal nome il gruppo permette ad un insieme di persone di poter comunicare, ma se questo è pubblico non è necessario conoscersi dal vivo o avere i rispettivi numeri di telefono per poter comunicare: è sufficiente conoscere il nome del gruppo e aderire allo stesso. Il principio è molto simile a quello dei Forum, dove persone unite da interessi comuni partecipano attivamente ad una discussione.
I supergruppi sono una variante dei precedenti, che permette di portare il numero di partecipanti da 200 a cinquemila.

Altra peculiarità di Telegram è la possibilità di creare un proprio canale (come quello del nostro quotidiano): un flusso dove poter pubblicare i propri contenuti (di qualunque tipo, come in una chat o un gruppo) e permettere a tutti gli iscritti del canale di poterlo ricevere. Il funzionamento è simile alla pagina di Twitter, ma più ordinato e meno caotico.
Queste sono le principali motivazioni per cui Telegram risulta essere una piattaforma davvero completa. Anche per le imprese. E non chiamatela solo “applicazione per scambiare messaggi istantanei”: fa quello, e molto altro. Meglio.