Treni per Malpensa. Sea trova i modelli sono Londra e Parigi

Intermodalità, i progetti del presidente Modiano. «Non possiamo più prescindere dall’alta velocità. Nell’attesa, collegamenti più intensi con Milano»

– Intermodalità e accessibilità agli aeroporti, a Malpensa in particolare: «Un tema fondamentale», ha premesso il presidente Sea Pietro Modiano nel corso dell’Air Rail Italia 2015, che si è svolto ieri mattina allo Sheraton di Malpensa, con ospiti europei.
«Gli aeroporti italiani non sono una strozzatura allo sviluppo come altre realtà, semmai ci domandiamo se non siano troppi e se sia il caso di avere così tanta concorrenza». Accanto a Modiano, al tavolo dei relatori, anche il ceo di Save Group Paolo Simioni, in rappresentanza della società di gestione dello scalo di Venezia, che nel piano nazionale degli aeroporti si è conquistato, come Malpensa (e Fiumicino), il titolo di “strategico”, in lizza per essere collegato, un domani, con l’alta velocità.

E Malpensa? «Siamo invidiosi di Londra – ha detto Modiano – hanno un treno fantastico che da Heathrow porta a Paddington. Stiamo lavorando e progettando per essere alla pari di Londra, anche con il contributo di Sea».
Un sogno da realizzare per il numero uno della società di gestione aeroportuale di Malpensa e Linate, che guarda anche al Charles de Gaulle di Parigi per come sarà in futuro, collegato via alta velocità grazie al piano Juncker: «Useremo

l’aeroporto francese come esempio per fare pressione sulle autorità italiane, così da poter restare competitivi», ha assicurato Modiano.
Non bastano i binari che dal terminal 1 arriveranno al terminal 2. Ad agosto 2016 il primo treno, ma bisognerà aspettare fino alla fine dell’anno prossimo per un servizio perfettamente funzionante. «Ad oggi soltanto il 15% dei passeggeri accede a Malpensa via treno e il nostro obiettivo è arrivare al 20% in cinque anni», ha sostenuto Modiano.
Poi ci saranno da affrontare i circa 10 chilometri che dividono il terminal 2 da Gallarate. Quattro milioni di euro per la progettazione preliminare sono arrivati (50% dall’Unione europea, 200mila euro messi da Sea, l’avanzo da Ferrovie Nord): se entro l’estate prossima dovrebbe essere conclusa la progettazione definitiva, restano da trovare 200 milioni di euro per arrivare, via rotaia, fino alle porte della stazione di Gallarate per da lì proseguire verso Domodossola e la Svizzera.
Dal terminal 2 alla zona del Ciglione, oltrepassando la statale del Sempione in un tunnel al confine tra Casorate Sempione e Gallarate: il progetto è ancora in divenire.
Intanto il presidente Sea spinge perché da Milano parta un treno ogni quarto d’ora e non ogni mezz’ora per Malpensa. Sarebbe la certezza di non perdere l’aereo, se si è perso il treno prima.

«È il nostro obiettivo: in due-tre anni contiamo di avere un servizio efficiente da Centrale, eliminando i treni da Cadorna per l’aeroporto».
Certo «Malpensa è nata in luogo eccentrico, se fosse disegnata a tavolino oggi non l’avremmo messa qui dov’è», il passaggio di Modiano. Dunque a differenza di Linate «aeroporto meglio collegato d’Europa: purtroppo, però, saturo», Malpensa aspetta l’alta velocità.
«La stazione Centrale è il nodo di collegamento tra Milano e Malpensa e da qui si snoderebbe anche l’alta velocità. Nel frattempo, potremmo puntare anche su progetti di minor peso come il collegamento Torino-Novara e Novara-Malpensa, con una navetta efficiente», ha detto Modiano. Da non dimenticare che l’aeroporto di Torino Caselle è entrato nella classifica degli scali strategici per il governo Renzi, a patto che si colleghi con Malpensa.
«Entro i prossimi 15 anni ci aspettiamo un allargamento della “catchment area” di Malpensa di 2-3 milioni di passeggeri l’anno», è lo sguardo a medio termine del presidente Sea.