Un “Patto” per il Varesotto

La Provincia di Varese ha presentato cinque progetti per il futuro del territorio, inviato alla Regione

Il Patto per la Lombardia è un’opportunità importante per la nostra provincia. E occorre coglierla per riuscire a rilanciare il territorio. Questo il messaggio del presidente della Provincia di Varese Gunnar Vincenzi. Che non si limita alle parole, ma propone progetti concreti per lo sviluppo delle nostre realtà.

«Riteniamo il Patto per la Lombardia un’opportunità da cogliere – spiega infatti – auspichiamo che possa portare sul nostro territorio risorse importanti utili a finanziare e realizzare anche una serie di progetti strategici e di interesse sovracomunale. Credo, infatti, che questa sia un’occasione da non perdere. Anche per la Provincia di Varese, la quale ha progettato una serie di opere, che potranno avere, qualora realizzate, una ricaduta importante, in termini di qualità della vita, anche sui nostri comuni. È evidente che per sfruttare al meglio tutte le potenzialità, che offre questo accordo, occorre che le istituzioni territoriali, a tutti i livelli, sappiano fare sistema».

Proprio in relazione al Patto per la Lombardia, illustrato qualche giorno fa anche a Palazzo Estense a Varese, Villa Recalcati ha stilato un documento programmatico e progettuale, inviato a Regione e Comune di Varese con l’obiettivo di “fare rete” e contenente una serie di interventi potenzialmente finanziabili con i soldi destinati dal Governo. Opere e infrastrutture di respiro sovra-territoriale e di grande interesse anche per i territori comunali sui quali verranno realizzati.

Nell’ambito delle aree tematiche e degli interventi strategici previsti e finanziabili dal succitato Patto, la Provincia, in base ad una valutazione delle proprie politiche territoriali e tenuto conto delle dinamiche generali in tema infrastrutture, ambiente, sviluppo economico, ha posto l’attenzione su una serie di priorità d’intervento nell’ambito del sistema infrastrutturale, della mobilità e della qualità ambientale.

Il primo progetto prevede il «completamento della rete ciclopedonale provinciale, considerato fondamentale per una crescita sostenibile e turistica del nostro territorio e lo sviluppo del sistema e della mobilità ciclopedonale». È stato, infatti, recentemente redatto uno Studio di fattibilità intitolato “TI-CICLO–VIE”, che individua tutti gli interventi necessari al completamento e alla piena connessione della rete ciclopedonale provinciale alle reti regionali, nazionali e internazionali. Sono previsti interventi per il collegamento ciclopedonale della Valle Olona – Valle del Lanza – Stabio (CH) e il collegamento delle sistema ciclo pedonale dei Laghi di Varese e Comabbio con la rete del Parco del Ticino.

Il secondo progetto prevede invece il potenziamento del trasporto pubblico locale, «dal momento che l’area a nord di Varese necessita di interventi sia di tipo infrastrutturale, che relativi al servizio offerto, al fine di garantire anche un adeguato interscambio tra i sistema ferro/gomma e la navigazione dei laghi, per l’incentivazione e la promozione di mobilità via lago alternativa al traffico veicolare. Il miglioramento di questo sistema rappresenterebbe un importante fattore di attrattività e valorizzazione turistica, oltre che un necessario potenziamento del sistema di collegamento». Quindi attenzione alla mobilità dei frontalieri,« realizzando un sistema di potenziamento del trasporto pubblico e la creazione di parcheggi di interscambio. Tali infrastrutture favorirebbero anche lo sviluppo di buone pratiche di mobilità quali il car-sharing per gli importanti flussi di pendolari frontalieri esistenti sul territorio della provincia di Varese».

C’è poi la questione di AlpTransit e le opere di mitigazione ambientale, rispetto al quale la Provincia, nel ruolo di ente capofila, ha già stipulato un accordo con Regione, Rfi sugli interventi prioritari. «Occorre però prevedere un finanziamento aggiuntivo per le opere non inseriti tra quelli finanziabili nella prima fase e relativi alla risoluzione delle interferenze tra la rete stradale e quella ferroviaria e agli interventi di mitigazione e compensazione richiesti dai Comuni interessati».

Infine, la Provincia punta sulla «qualità ambientale con interventi per il miglioramento della qualità delle acque del lago Ceresio attraverso l’efficientamento della rete fognaria dei comuni italiani del bacino sud ovest del lago e al revamping dell’impianto di depurazione di Cuasso al Monte».