La battaglia che è riuscita a risvegliare gli animi sopiti di tanti nostri concittadini

Una battaglia da combattere nel nome del popolo. Un’idea decisamente romantica e lontana dalla politica attuale. Che tuttavia a Varese, negli ultimi anni, è stata vissuta. Ed è diventata una bandiera.

La politica nel suo significato più nobile è rinata a Varese grazie al parcheggio alla Prima Cappella. È infatti dalla battaglia contro la realizzazione dell’opera che abbiamo visto rinascere nella nostra città un movimentismo civico, che ha saputo catalizzare l’attenzione, prima di tutto, e successivamente anche le forze attive della cittadinanza, che per la prima volta dopo decenni hanno saputo dare anche un forte contributo reale al mondo politico. Abbiamo due esempi chiarissimi di questo: Varese2.0, il movimento nato come comitato, nel 2014, che ha sostenuto il sindaco Davide Galimberti, contribuendo alla sua vittoria, e che oggi esprime il vicesindaco Daniele Zanzi, fondatore e portavoce del comitato.

Ma non bisogna dimenticare (perché quello della memoria corta è un brutto vizio dei varesini) la figura di Andrea Badoglio, che si era candidato a sindaco con Varese Civica, e al ballottaggio aveva scelto di sostenere il candidato sindaco del centrodestra Paolo Orrigoni. Entrambe queste realtà sono nate dall’esigenza che maturava, all’interno della società civile varesina, di trovare una rappresentanza politica che andasse oltre i partiti cosiddetti tradizionali.

Varese2.0 ha fatto un percorso più lungo e si è certamente strutturato meglio. Varese Civica ha avuto molte meno risorse a disposizione ed è stata sorretta solo grazie alla personalità di Badoglio. Vale la pena ricordare, oggi che la giunta Galimberti ha stralciato in maniera definitiva la realizzazione del parcheggio contestato, i ruoli che ebbero questi due soggetti.

A porre il problema del parcheggio e ad iniziare ad ostacolarlo è stato il comitato Varese2.0. Su questo nessuno può dire niente. Se Zanzi e gli altri fondatori non avessero dato il via alla battaglia, forse le cose sarebbero andate diversamente. Di certo si deve però a Badoglio il “colpo di grazia” all’opera. Anzi, prima di arriva a questo, è stato attraverso il suo esposto alla Digos, che a sua volta l’ha trasmesso alla Procura, che la realizzazione del parcheggio ha subito il primo vero e proprio stop. Entrambi questi due fronti sono stati importanti, e nessuno può disconoscere il merito di Varese2.0 e di Badoglio. Che alla fine sono riusciti ad ottenere che tutti e due i principali schieramenti, centrodestra e centrosinistra, venissero incontro alle loro posizioni. Sebbene nel centrodestra continuassero a persistere divisioni su questo punto.

Tornando all’inizio, ovvero a parlare del risveglio dell’amore per il bene comune, la domanda che dobbiamo porci, e che ha urgente bisogno di una risposta, è se si sia trattato semplicemente di una breve parentesi, dettata dalla contingenza del momento. O se questa voglia di partecipare alla costruzione del bene comune, sia dalla parte dell’amministrazione che dalla parte della minoranza, sia finalmente e veramente entrata nel dna dei varesini. Se così non fosse, avremmo perso l’ennesima buona occasione per ripartire.