Un popolo ha il diritto di decidere il suo futuro

Oggi il referendum in Catalogna per staccarsi da Madrid. L’editoriale di Andrea Aliverti

La Catalogna siamo un po’ anche noi. Perché quello che sta mostrando questa storia è il crinale della democrazia. Lo spartiacque tra l’essere forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, e in cui il referendum dovrebbe essere per definizione lo strumento decisorio per eccellenza, oppure un’organizzazione statale definita da specifiche regole, e nel caso spagnolo una Costituzione che non prevede la possibilità di un referendum per l’indipendenza, anche se la stessa Spagna ha riconosciuto il principio di autodeterminazione dei popoli.

Un corto circuito che in Catalogna sta lacerando un Paese intero, e in cui non sarà certo l’ottusa pretesa del rispetto delle regole ad ogni costo a risolvere il problema. Perché, alla fine, è sempre il popolo a decidere da che parte stare. Purché possa farlo liberamente, è ovvio, e purché possa liberamente rendersi conto di aver sbagliato. E democrazia è anche accettare che uno come Donald Trump diventi presidente degli Stati Uniti e rispettarlo anche se dice e fa cose lontane anni luce dal proprio personale pensiero, oppure accettare che la maggioranza degli elettori del Regno Unito chieda e ottenga la “Brexit”. Il popolo ha sempre ragione? Certo che no, ma davvero preferireste che a decidere sia qualcun altro al suo posto? n