«Una via per Lucio Flauto? Sì, ma anche un premio»

BUSTO ARSIZIO Non solo una via, ma anche un premio dedicato a Lucio Flauto. Mentre è partita la mobilitazione per intitolare una strada all’artista di Busto,  rilancia Gigi Marrese, musicista bustocco che lavorò insieme a Flauto già ai tempi dell’avanspettacolo. L’idea di ricordare l’artista di Busto Arsizio che presentò l’unico concerto italiano dei Beatles e che fu protagonista dell’epoca pionieristica della televisione con il leggendario «Pomofiore» di Telealtomilanese, è emersa la scorsa settimana in un revival dei tempi d’oro della tivù

“made in Busto Arsizio” alla Galleria. Da allora in piazza Santa Maria la Profumeria Borgonovi ha preso in carico la raccolta di firme da far pervenire all’amministrazione comunale. «Abbiamo messo fuori il cartello e abbiamo iniziato a raccogliere un paio di pagine di firme» spiega Marisa Borgonovi, cugina di Lucio.
«Con Lucio Flauto ho un legame quasi di sangue, dato che avevamo la stessa balia – racconta Marrese – poi l’ho conosciuto sul palcoscenico sin dagli albori della sua carriera, ben prima di Telealtomilanese. Ho lavorato insieme a lui quando faceva avanspettacolo, ai Pozzi di Loano, allo Smeraldo. Lavorava in Rai ai tempi del monopolio radiotelevisivo, faceva il cinema con Totò. La raccolta firme va benissimo per sensibilizzare la politica. Io credo che la cosa più interessante sarebbe quella di dedicargli un premio artistico, per lasciare continuità alla sua figura».

m.lualdi

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