12 Set 2011
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VARESE Sono 637 i paperoni di Varese e provincia che dichiarano redditi lordi annuali superiori ai 300mila euro e che faranno entrare nelle casse dello Stato, complessivamente, 2.229.500 euro di contributo extra.
È l’effetto dell’imposizione del 3% aggiuntivo introdotta con la manovra bis, che farà versare a ognuno dei ricchi, in media, 3.500 euro di tasse in più all’anno. I dati sono stati forniti dal ministero dell’Economia e delle Finanze e si riferiscono a redditi stimati nel 2011 sulla base dei redditi d’imposta dichiarati sul 2008.
Sono stati scanditi per classi di reddito che vanno dai 300mila di base fino agli oltre 700mila euro lordi, permettendo di scoprire che a contribuire maggiormente, ben più che i 186 Varesotti che incassano dai 300mila ai 350mila euro e verseranno “appena” 74.400 euro nel complesso, sono gli 80 super ricchi che superano i 700mila euro di reddito: soltanto loro verseranno la bellezza di 1.240.000 di euro, pari a 15.500 euro a testa. Nel mezzo, ci sono le fasce meno popolose. 142.800 euro saranno versati dai 119 nella fascia che va dai 350mila ai 400mila euro di reddito dichiarato, 159.600 euro da chi prende dai 400mila ai 450mila, 175.500 della fascia dai 450mila ai 500mila, e poi via via scendendo con 132.600 euro dei 39 dai 500mila ai 550mila, 100mila netti dei 20 dai 600mila ai 650mila, 91.200 dai 650mila ai 700mila di reddito.
Addio, invece, alle entrate ben più corpose per lo Stato che avrebbero potuto derivare, in base alla prima versione della manovra d’emergenza, nel caso fosse stata introdotta l’extra tassa per i redditi superiori ai 90 e 150mila euro.
E mentre è stato confermato, per ora, che dipendenti statali e pensionati pagheranno il contributo di solidarietà del 5% sopra i 90mila euro di reddito e del 10% sopra i 150mila euro, sono invece esentati dal nuovo contributo extra del 3% anche i redditi sopra i 300mila euro.
Esenzione che non vale per i parlamentari.
Francesca Manfredi
s.bartolini
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