«Il mio cuore ha smesso di battere Mi hanno salvata quattro angeli»

VENEGONO SUPERIORE «Non mi sento troppo bene». Poi, il buio. A causa di un improvviso attacco cardiaco, Elena Brandolini, responsabile della gestione dei dirigenti in Alenia Aermacchi, un anno fa ha rischiato di perdere la vita nella sala mensa aziendale.

Oggi la signora Elena racconta di quel tragico momento ringraziando ufficialmente la squadra di pronto intervento dell’azienda, ma non solo: «Ringrazio anche il management di Alenia Aermacchi per l’attenzione che ha sempre mostrato nei confronti della sicurezza del personale. Questo è quello che mi ha permesso di essere qui oggi».

È accaduto tutto in pochi istanti, il 22 ottobre 2010: «Ero in mensa, avevo praticamente finito di pranzare insieme a un collega quando ho detto “Mi sento poco bene” – racconta Elena – Dopo ho perso i sensi a causa di un attacco cardiaco improvviso. I miei colleghi, con un intervento tempestivo, mi hanno tenuta in vita fino all’arrivo dei medici del 118».

Da anni Alenia Aermacchi, anche se non espressamente richiesto dalla normativa vigente, ha ritenuto di organizzare al proprio interno una squadra di primo livello per gli interventi di soccorso sanitario composta da volontari che già operano nella Croce Rossa e all’Anpas. Un’attenzione che ha portato anche all’acquisto di un defibrillatore, quello con cui hanno salvato la vita ad Elena: «Quel giorno i miei colleghi e volontari mi hanno praticato circa 900 massaggi cardiaci, la ventilazione polmonare e, grazie a tre scariche del defibrillatore, il mio cuore è tornato a battere – racconta emozionata – Poi i medici del 118 sono riusciti a normalizzare il battito».

Il percorso di riabilitazione è stato lungo. Un periodo in cui Elena ha potuto riflettere su molti aspetti della vita: «È stato un anno ricco di emozioni, per me, per le mie due figlie, Alessandra e Federica, i familiari e gli amici più cari – dice Elena Brandolini – Non ho mai versato così tante lacrime. Dopo aver festeggiato a maggio i 40 anni di carriera in Alenia Aermacchi, ho deciso di abbandonare il lavoro e dedicare più tempo agli affetti. Essere presente al matrimonio di mia figlia a luglio è stato il miglior modo per festeggiare la rinascita».

Ancora emozionato anche Claudio Scelsi, volontario della Cri di Uggiate Trevano (Co) e collega di Elena: «Grazie ai corsi seguiti siamo riusciti a salvare la vita della nostra collega – racconta Scelsi – Una serie di eventi fortunati ci ha permesso di intervenire entro i primi sette minuti fatidici dall’arresto cardiaco. Sapere dal cardiologo dell’ospedale di Varese che Elena non aveva subito danni cerebrali è stato un momento unico». Ad oggi, in azienda, il numero dei volontari è aumentato, così come il numero dei defibrillatori, che ora sono due. «Ringraziamo la dirigenza di Aermacchi per la sensibilità dimostrata nel fare prevenzione – conclude Scelsi – Un esempio, speriamo, da imitare».
Benedetta Magistrali

s.bartolini

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