Le campane suonano alle 7.30 Parroco nel mirino dei residenti

CASBENO Le campane della chiesa di Casbeno, alla domenica, suonano alle 7.30. Troppo presto secondo alcuni residenti. «Al massimo si può posticipare di un quarto d’ora, ma le persone che si lamentano devono venirmi a trovare così ne parliamo di persona» risponde don Gabriele Moschetti.

Il suono delle campane è un argomento controverso. L’articolo 48 del regolamento di polizia urbana, che tutela la quiete del centro abitato, lo vieta dalle 22 alle 6. Ma c’è anche l’articolo 53 che regola gli orari in cui sono consentite le attività rumorose, impedendole nei giorni festivi prima delle 9.30. L’articolo 53 non fa riferimento esplicito alle campane. Il cui suono però, secondo alcune interpretazioni giurisprudenziali, fa capo alla «Legge quadro sull’inquinamento acustico» e pertanto può essere considerato “rumore” a tutti gli effetti.

Ombretta Diaferia, una residente a Casbeno, commenta: «Io rispetto tutto e tutti, però non siamo nelle campagne del far west dove bisogna richiamare le persone con i segnali di fumo. C’è chi non va in chiesa alle otto del mattino di domenica e che vuole dormire. Sarebbe meglio tornare a usare le campane vere e non i dischi registrati: si darebbe da lavorare ai campanari e il suono sarebbe più naturale e meno perforante. Il problema, infatti, è proprio la diffusione del suono elettronico. Vorrei, quindi, che fosse rispettato l’articolo 53 del regolamento comunale».

Don Gabriele ritiene che il suono si possa posticipare di un quarto d’ora visto che la funzione è alle 8 del mattino. «Bisogna però vedere quante sono le persone a cui danno fastidio le campane e quante quelle a cui il suono piace – continua il parroco – Durante la settimana abbiamo tolto le campane delle 7.30 sostituendole con un carillon con l’Ave Maria. Questo perché la messa in settimana si svolge alle 8.30 e non aveva senso che le campane suonassero un’ora prima. Ma da quando i rintocchi delle 7.30 sono stati tolti parecchie persone sono venute a trovarmi per chiedermi il motivo. C’era chi usciva di casa con le campane che erano un punto di riferimento. Ne parlerò a messa per vedere cosa ne pensano i fedeli. La parrocchia conta 5500 persone, il rischio è di accontentarne due e di fare un torto a 5488».

Secondo don Gabriele è tutta una questione di abitudine. «Io abito sotto al campanile e non le sento neanche più. A Rozzano – dove il parroco era in servizio fino a settembre – il campanile era più basso di quello di Casbeno. Si trovava al centro di un paese con molte case e nessuno si è mai lamentato. Se si volesse fare le pulci su tutto, anche molte strade non sarebbero in regola per i decibel di rumore. Capirei le lamentele se le campane suonassero per dieci minuti, ma suonano per due minuti. Detto questo, qualora fossimo fuori legge, ci metteremmo in regola».

Adriana Morlacchi

e.marletta

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