Luino, «scherzo» alla polizia Condannato Francesco Salvi

LUINO Questa volta c’è poco da scherzare. Francesco Salvi, il celebre comico e attore di Luino, ieri mattina è stato condannato a sette mesi di reclusione (pena sospesa). È stato riconosciuto colpevole di resistenza a pubblico ufficiale e di lesioni ai danni di un agente della polizia stradale (assistito dall’avvocato Sara De Micco).

I fatti contestati risalgono alle 17.10 del 24 giugno 2007 sul territorio di Valganna. A bordo della sua Audi A6, Salvi stava percorrendo la strada che da Ponte Tresa porta a Varese. Davanti a una coda improvvisa, pensò (male) di sorpassare la fila a velocità piuttosto sostenuta. Un poliziotto cercò di bloccarlo mettendosi vicino alla linea di mezzeria e mostrando la paletta di ordinanza. Salvi però colpì la paletta con il montante dell’Audi, mandandola in frantumi e provocando una lesione al gomito del poliziotto.

Il comico si fermò circa 100 metri dopo. Ma invece di scusarsi, sbottò rivolto all’agente: «Ma sei scemo? A te oltre che la paletta dovrebbero darti anche il secchiello». Poi, di fronte alla volontà della Stradale di procedere nei suoi confronti, rincarò la dose pretendendo i nomi dei poliziotti e annotando la targa della loro auto, millantando una stretta amicizia con il questore. Poi rimontò in macchina per ripartire. Ma dopo aver sentito che un agente sollecitava l’altro a prendere la sua, di targa, Salvi si fermò di nuovo, scese dall’auto e gridò: «Te la do io, la targa», fingendo di volerla staccare per davvero.

Forse Salvi scherzava: fedele al suo personaggio, è possibile che volesse sdrammatizzare la situazione. Ma la pubblica accusa, rappresentata da Arianna Cremona, ieri non l’ha pensata così. E infatti ha chiesto la sua condanna a un anno di reclusione, pena ridotta a sette mesi dal giudice Davide Alvigini.

b.melazzini

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