«Pedemontana pronta per il 2015» Ma restano i dubbi e un ricorso

VARESE La Pedemontana ha tutti i finanziamenti che servono e arriverà in tempo perfetto per l’Expo nella primavera del 2015, secondo Raffaele Cattaneo.

Solo che sul primo lotto ci sono problemi di liquidità in vista nel brevissimo periodo, sul secondo non c’è ancora il finanziamento, e la magistratura ha bloccato una parte dei lavori a causa del ricorso di Impregilo.

Eppure, dopo l’allarme sul ritardo nella consegna dell’opera per queste ragioni, lanciato dal vicepresidente di Assolombarda, Giuliano Asperti, l’assessore alle Infrastrutture della Regione Lombardia, nonché sostenitore numero uno della Pedemontana, ribatte e smentisce nel merito: «Tecnicamente infondate» le affermazioni dell’associazione imprenditoriale, e per di più «disfattista» l’atteggiamento. «Tutti i progetti più importanti sono ancora in condizioni per arrivare in tempo per Expo», afferma Cattaneo, «siamo perfettamente in linea con il cronoprogramma».

«Nello specifico», per la Pedemontana «i lavori del primo lotto sono già in corso ed è stata assegnata una gara che prevede la conclusione in 1.180 giorni. Senza intoppi arriverebbe in tempo per Expo anche per il secondo lotto».

Senza intoppi, appunto. Premesso questo, l’assessore ammette che qualche problema c’è. Non si tratterebbe però di difficoltà finanziarie come diceva Asperti, bensì di «problemi procedurali». Si riferisce al ricorso di Impregilo. «Quelli sono tempi che non possiamo governare noi – spiega Cattaneo – Mi auguro quindi che la magistratura amministrativa non rallenti il cantiere».

Risposta che non ha granché rassicurato le fila dei consiglieri regionali d’opposizione. «Francamente siamo preoccupati», afferma Stefano Tosi del Pd, «già settimana scorsa c’erano state diversità di vedute tra la Regione e la Provincia di Milano, attore fondamentale nel finanziamento delle infrastrutture in Lombardia. Il secondo lotto della Pedemontana, come diverse altre opere programmate non hanno copertura finanziaria, e sul primo lotto della Pedemontana, che è quasi del tutto coperto, a breve ci saranno problemi di liquidità che speriamo di risolvere».

Per quanto riguarda il gruppo dei democratici, non chiedono miracoli ma garanzie. «Il rischio è davvero di lasciare opere ferme a metà. Chiediamo dei passaggi per garantire risorse immediate sull’intera opera».

La priorità per il territorio comunque non è che la Pedemontana sia pronta per l’Expo ma che venga completata, secondo il presidente della Provincia Dario Galli. «È importante al di là dell’Expo – rimarca – la Lombardia adesso è milanocentrica, quando le province cisalpine sono quelle che hanno avuto maggior sviluppo negli ultimi decenni senza essere adeguatamente collegate».

Il paradosso, per Galli, è che dalla Provincia in giù ci sono gli enti locali che vengono massacrati a colpi di tagli e catene ai piedi nel disporre dei soldi, eppure sono gli unici che riescono a realizzare qualcosa; dalla Regione in su ci sono i soldi, ma le opere si bloccano a metà. «Sono considerazioni di un becero leghista, ma mi spieghino perché metà paese viene finanziato dallo Stato e la metà che mantiene lo Stato si trova in questa situazione. Beccatevi la Pedemontana in vent’anni».
Francesca Manfredi

s.bartolini

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