Pedemontana, verticetra comitato e ministro

VARESE «Siamo convinti di poter avviare i cantieri per la realizzazione della Pedemontana fin dal gennaio 2010, con due mesi di anticipo rispetto ai tempi previsti inizialmente, fissati per marzo 2010». Il progetto della Pedemontana corre veloce, nonostante le polemiche degli ultimi tempi, ed è lo stesso assessore regionale Raffaele Cattaneo a scandirne ritmi e scadenze.

L’annuncio è stato dato nella mattinata di oggi, martedì 29 settembre, al termine del vertice al quale hanno preso parte il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, lo stesso Cattaneo, il presidente della Provincia, Dario Galli e l’assessore provinciale, Carlo Baroni. Nella circostanza, il ministro ha incontrato una delegazione del comitato cittadino di Gazzada Schianno, “Pedemontana fatti sotto”, che da qualche settimana si è costituito per contestare la versione del progetto che prevede l’abbattimento di una decina di abitazioni in via Carducci.


I cittadini gli hanno consegnato la petizione, sottoscritta da oltre seicento persone, nella quale si chiede la realizzazione in galleria del tratto autostradale, da qui il nome “Pedemontana fatti sotto”. Una richiesta destinata a cadere nel vuoto, considerati i costi e i tempi ristretti di una nuova progettazione. Nel dettaglio, gli accorgimenti presi per ridurre l’impatto dell’opera sul territorio verranno svelati giovedì in occasione di un decisivo incontro che si terrà al Pirellino. Qualche settimana fa i sindaci interessati dal transito della Pedemontana avevano incontrato la Regione per portare le proprie proposte “contenitive”. Domani si saprà di più anche se, salvo clamorosi dietrofront, si sa già che le case sono state salvate, le rampe e le complanari allo svincolo di Gazzada Schianno, come chiedeva il comitato, non verranno realizzate.

Il comitato non si sbilancia e resta cauto: «Appuntamento a giovedì – dice il portavoce, Giovanni Barbieri – abbiamo apprezzato la cortesia del ministro che ci ha incontrati e ascoltati. Solo dopo giovedì ci riserviamo di esprimere un giudizio. Se anche non dovessero essere abbattute le case – dice – è fondamentale che non ci sia alcun avvicinamento, neppure di un centimetro, della strada alle abitazioni di via Carducci». A fare da garante ci ha pensato lo stesso ministro dell’Interno: «I cittadini possono stare tranquilli, siamo arrivati alla definizione di un progetto condiviso da tutti. Mi piace il metodo adottato, un metodo di coinvolgimento dei sindaci che ha portato anche alla verifica e alla modifica del progetto stesso. È un’opera attesa da quarant’anni che finalmente partirà dopo che se n’è parlato per decenni. È un’opera fondamentale».
Pino Vaccaro

s.bartolini

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