Ha ragione Pigionatti: Recalcati presidente

La lettera di alcuni tifosi che hanno capito che La Provincia ama la Pallacanestro Varese e non vorrebbe vederla retrocedere. Il vostro editoriale

Gentilissimo direttore,
siamo alcuni tifosi della Pallacanestro Varese che, attraverso le colonne del vostro giornale, vogliono testimoniare il proprio pensiero in un momento così delicato per l’amata Pallacanestro Varese.
Innanzitutto esprimiamo la nostra gratitudine alle persone che hanno fatto nascere il Consorzio mettendo soldi veri per una base duratura del club biancorosso, il più glorioso nella storia della nostra provincia. Quando le cose vanno male, ovviamente fioccano delusioni e arrabbiature non prive di critiche durissime a chi gestisce (male) la società.


Dopo un decimo e undicesimo posto nelle stagioni precedenti l’attuale campionato non sta mostrando segnali diversi se non più preoccupanti e le colpe sono da addebitare alla società (presidente e cda) le cui scelte hanno determinato la composizione dello staff tecnico, non solo ma le maggiori responsabilità sono da ascrivere al dottor Coppa che ha avuto, stando alle sue dichiarazioni settembrine, influenze decisive sulla formazione della squadra. In verità ci hanno messo del loro Arrigoni e Moretti con valutazioni individuali e di squadra incredibili.
Rimarchevole la mancanza di un asse play-pivot, l’uno costruttore di gioco, l’altro come dominatore d’area come sostiene, da sempre, l’inascoltato Giancarlo Pigionatti e come comanda qualsiasi buon senso cestistico. D’altronde la nostra storia è piena di esempi: quando ci siamo affidati a centri nel vero senso della parola, si sono vissute stagioni divertenti (vedi Petruska) e vincenti (vedi Santiago) o da sogno (vedi Dunston)… Per semplificare ulteriormente il concetto, quando da piccoli ci si ritrova all’oratorio e si fa la conta per fare 2 squadre, chi vince il “bim bum bam” prende come primo giocatore quello più alto.
E siamo convinti che un vero centro quest’anno avrebbe avuto un impatto ancor più positivo su Campani che fa del suo tiro dalla media un punto di forza: il giochino è sempre uguale, ovvero con le difese concentrate sul forte pivot gli spazi per gli altri compagni di squadra (non però quelli inguardabili come Thompson e discutibili come Galloway ma tesserati) sarebbero stati un grande vantaggio.
Detto ciò, ci vorrebbero persone all’interno della società che conoscano, per la loro storia, la pallacanestro a 360 °, d’accordo con l’idea, lanciata quasi un anno fa dal vostro collega de La Prealpina Pigionatti la cui onestà intellettuale, competenza e lungimiranza (doti essenziali per fare opinione) sono avvalorate nel tempo da tanti avvenimenti: già, sarebbe bello avere Carlo Recalcati presidente. Una figura conosciuta, stimata e a cui la città vuole bene per i suoi trascorsi, una figura seria e vincente che gioverebbe all’immagine societaria, magari riuscendo ad attirare qualche sponsor in più.
Osiamo sperare che il consorzio e la società considerino attentamente questa possibilità, magari affiancandogli davvero i bravi e competenti Ferraiuolo e Oioli, senza percorrere invece, dati i recenti trascorsi poco felici dietro la scrivania, le altre strade che sono state suggerite anche negli ultimissimi giorni sulle vostre colonne.

Grazie mille per averci voluto dedicare questo prezioso spazio.