La battaglia prende il largo

Salpata la “crociera” dei Cinque Stelle: toccherà tutte le sponde. Per ribadire il proprio No

Gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Varese e quelli dei Laghi continuano a manifestare pacificamente contro la proposta di stravolgimento della Costituzione voluta dal Governo Renzi. Ieri il gruppo è andato sul lago di Varese per l’inizio del tour #iodicono che toccherà tutte le sponde dei sette laghi. «Una scelta, quella di manifestare a bordo di una barca, fatta per dimostrare che, oltre alla tutela della nostra bella Costituzione, teniamo anche all’ambiente. Per quanto riguarda il lago di Varese, noi vogliamo risanarlo» spiega Jerry Calamaro, attivista cittadino simpatizzante con Movimento 5 Stelle.

Il gruppo è salpato dalla Schiranna nel primo pomeriggio, con uno striscione con scritto «Per impedire la schiforma costituzionale #iodicono». La barca ha fatto tappa a Gavirate e a Bodio dove ha offerto un tè caldo ai passanti e ha distribuito volantini. «Siamo stati penalizzati dal freddo e dalla pioggia, ma il riscontro è stato buono e poi “tour bagnato, tour fortunato” – è il bilancio di Calamaro – Abbiamo raggiunto via acqua alcuni pescatori non professionisti e incontrato persone che passeggiavano lungo il lago, tutte ci hanno detto di essere d’accordo con noi».

Sul volantino si leggono le motivazioni del no. «I nuovi regionalsenatori e i sindaci senatori verranno nominati dai partiti, non saranno più eletti dai cittadini. Non potranno essere intercettati, perquisiti e nemmeno arrestati senza autorizzazione dei loro colleghi». E, ancora: «Il Governo non ha previsto meccanismi per risolvere i conflitti tra Camera e Senato e deciderà il bello e il cattivo tempo su questioni di competenza delle Regioni».

«Triplicheranno, da 50 a 150mila, le firme dei cittadini per presentare una proposta di legge popolare, con il risultato che il Parlamento sarà sempre più lontano dai nostri bisogni».

Questa sera, alle 21, al Circolo di Bobbiate (Varese), gli attivisti sono disponibili a illustrare agli interessati le motivazioni del no. «Non mi sembra che altri gruppi, partiti, o comitati stiano facendo molto per spiegare ai cittadini il referendum – continua Calamaro – Noi siamo disponibili a incontrare chiunque voglia ascoltare le nostre motivazioni».

L’iniziativa ha raccolto numerosi consensi sui social; a quanto pare la manifestazione lacustre è riuscita a incuriosire e a suscitare attenzione. «È l’inizio di un percorso. Noi ci crediamo, tanto è vero che eravamo sul lago nonostante il freddo» conclude Calamaro. A breve la replica, con il desiderio di esportare l’idea, e salpare, anche fuori dai confini della Provincia.