Berlusconi: «No alle riforme Questa sinistra ci ha deluso»

Forza Italia voterà contro il pacchetto messo a punto dal governo. Appello dell’ex Cavaliere al centrodestra: «Non si vince da soli»

«Oggi si apre una nuova fase in cui tutti i partiti politici alternativi alla sinistra devono per forza tornare uniti; dentro questo centrodestra nessuno può pensare di vincere da solo, neppure chi oggi vede crescere i propri sondaggi». È stato questo uno dei passaggi più applauditi dell’intervento telefonico di Silvio Berlusconi, che ha così espresso ieri il proprio appoggio durante la convention a Bari per la candidatura alle regionali pugliesi del prossimo maggio di Francesco Schittulli.

«Bisogna dire chiaro che ogni corsa solitaria, ogni cedimento all’attivismo politico individualista, condannerebbe tutti i moderati, tutti gli elettori della nostra parte politica, all’irrilevanza», ha chiarito il fondatore di Forza Italia, che non ha risparmiato critiche al premier Matteo Renzi. «Oggi a palazzo Chigi c’è un governo presieduto dal segretario di un partito mai eletto dagli italiani: è lì con i voti con cui è diventato sindaco di Firenze. Ha promesso tanto e ha realizzato molto poco», ha aggiunto il presidente di Forza Italia. «Con lui – ha evidenziato – avevamo sperato di costruite una nuova Repubblica basata su un nuovo rapporto con la sinistra, sulla capacità delle forze politiche di condividere i cambiamenti per il Paese. Ma abbiamo imparato a nostre spese che per la sinistra, anche quella di oggi, il partito viene prima del Paese e martedì voteremo contro le riforme e diremo no al pasticcio del Senato», ha promesso.

Prima dell’ex Cavaliere, dal palco di un multisala della periferia di Bari, si sono alternati diversi politici del centrodestra. «Solo un maniaco può pensare di dissociare il simbolo di Forza Italia dal presidente Silvio Berlusconi», ha detto Toti. «Credo – ha aggiunto – non ci sia al mondo né un tribunale, né un avvocato né una persona assennata che possa pensare che Forza Italia non è il partito di Silvio Berlusconi visto che l’ha fondato venti anni fa. Insomma, mi sembra che stiamo parlando di fantascienza». Toti però non è stato il solo ad argomentare sui temi che stanno caratterizzando la politica interna in questi giorni.

E proprio su alleanze e intese elettorali ha detto la sua Gaetano Quagliariello, coordinatore del Nuovo centro destra, che ha punzecchiato la Lega Nord e il suo segretario, Matteo Salvini. «La sua Lega è il partito della crisi: finché c’è crisi c’è Salvini. Se la crisi viene sconfitta anche questa Lega inizia a perdere consensi», ha affermato piccato Quagliariello. E al no secco di Salvini su un eventuale apparentamento con il partito di Alfano in vista delle prossime elezioni regionali, ha risposto: «La cosa è assolutamente reciproca». E ha spiegato: «Questa Lega è una cosa molto diversa dal passato e paradossalmente Salvini è contro l’Europa, ma questo è il fenomeno più europeo che c’è».